BELFAGOR il fantasma del Louvre

Valutazione
Incosistente, banalità
Tematica
Letteratura
Genere
Thriller
Regia
Jean-Paul Salomé
Durata
97'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Belphegor
Distribuzione
01 Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Jerome Tonnerre, Jean liberamente tratto dal libro "Belphegor" di Arthur Bernede
Musiche
Bruno Coulais
Montaggio
Sylvie Landra

Orig.: Francia (2000) - Sogg.: liberamente tratto dal libro "Belphegor" di Arthur Bernede - Scenegg.: Jerome Tonnerre, Jean-Paul Salomé, collaborazione ai dialoghi di Daniele Thompson - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jean-Francois Robin - Mus.: Bruno Coulais - Montagg.: Sylvie Landra - Dur.: 97' - Produz.: Alain Sarde.

Interpreti e ruoli

Sophie Marceau (Lisa), Michel Serrault (Verlac), Frederic Diefenthal (Martin), Julie Christie (Genda Spencer), Jean-Francois Balmer (Betrand Faussier), Lionel Abelanshi (Simmonet), Francoise Lepine (Suzanne Dupre), François Levantal (Mangin), Jacques Martial (Felix), Philip Maymat (Bob), Patachou (Geneviève)

Soggetto

In seguito al ritrovamento di un importante sarcofago egizio giacente nei magazzini, il direttore del museo del Louvre convoca per una consulenza l'egittologa Glenda Spencer. Tirato fuori e sottoposto ad analisi, il corpo mummificato si risveglia e provoca il corto circuito di tutti gli impianti elettrici e dei sistemi d'allarme del museo. Anche le abitazioni intorno subiscono lo stesso danno. Lisa, che abita lì vicino con la nonna Geneviene, chiama l'elettricista Martin. Tra i due scatta una immediata attrazione. Quando Martin torna una seconda volta, i due scendono in cantina, trovano tra i lavori in corso per un parcheggio un grande passaggio aperto, si infilano e spuntano con grande sorpresa nei sotterranei del Louvre. Visti dai custodi che stanno dando la caccia agli infiltrati, i due si dividono. Lo spirito della mummia vede Lisa ed entra nel suo corpo. Due custodi sono morti, e l'ispettore Verlac, chiamato dal direttore, comincia ad indagare. Lisa, dominata da Belfagor, semina terrore e morte. Catturata dopo un ulteriore appostamento, Lisa viene rinchiusa in cella. Riesce però a fuggire, torna al Louvre, proprio quando Glenda è riuscita a ricostruire tutte le componenti della cerimonia del trapasso dell'anima. Appena si spalancano le porte dell'al di là, lo spirito di Belfagor esce e lascia libera Lisa.

Valutazione Pastorale

La serie televisiva "Belfagor", cominciata ad andare in onda in Francia nel marzo 1965, ebbe grande e motivato successo, ed è ricordata come esempio di perfetto equilibrio di stile, suspence, avventura. Giudizio che resta, e anzi si rafforza, di fronte a questa insignificante e inutile versione cinematografica. Non si sa da dove cominciare per elencare gli errori di questa realizzazione. Sceneggiatura scritta male, attori fuori parte e fin troppo 'gigioni', una regia che azzera ogni possibile momento di interesse: la storia arranca fin dall'inizio e va avanti senza mai suscitare il minimo interesse, naufragando nella sciatteria e facendo ridere quando dovrebbe scattare qualche sussulto di paura. L'aver girato all'interno dell'autentico Louvre non si avverte quasi mai, e tutto è sprecato di fronte all'appiattimento delle immagini e della vicenda. Un prodotto di totale modestia, destinato a non lasciare alcuna traccia e che, dal punto di vista pastorale, può solo essere valutato nella categoria dell'inconsistente, sottoilineandone la continuata banalità. UTILIZZAZIONE: da evitare per la sua pochezza nella programmazione ordinaria, è da proporre solo per chi voglia fare un confronto con il precedente della serie televisiva.

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