BENEDETTA FOLLIA

Valutazione
Complesso, problematico
Tematica
Donna, Il comico, Internet, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Carlo Verdone
Durata
109'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Filmauro
Musiche
Michele Braga, Tommy Caputo
Montaggio
Pietro Morana

Orig.: Italia (2018) - Sogg. e scenegg.: Carlo Verdone, Nicola Guaglianone Menotti - Fotogr.(Scope/a col.): Arnaldo Catinari - Mus.: Michele Braga, Tommy Caputo - Montagg.: Pietro Morana - Dur.: 109' - Produz.: Aurelio De Laurentiis & Luigi De Laurentiis per Filmauro.

Interpreti e ruoli

Carlo Verdone (Guglielmo), Ilenia Pastorelli (Luna), Maria Pia Calzone (Ornella), Lucrezia Lante Della Rovere (Lidia), Paola Minaccioni (Raffaella), Elisa Di Eusanio (Letizia), Francesca Manzini (Adriana), Piero Concilietti (Adamo), Anna Ferraioli (Katia), Ciro Scalera (Carmine), Margherita Di Rauso (Antonietta), Valentina D'Ulisse (Silvana), Federica Fracassi (Rita)

Soggetto

Guglielmo, proprietario a Roma di un negozio di articoli religiosi, affronta un ostacolo imprevisto: sua moglie Lidia lo lascia dopo venticinque anni di matrimonio e sul posto di lavoro c'è bisogno di assumere una nuova commessa...

Valutazione Pastorale

"Questo film -dice Carlo Verdone- nasce...dalla mia voglia di tornare a fare una commedia più divertente, che avesse al centro un nucleo femminile(...)". E allora: da una parte Guglielmo Pantalei, uomo per bene, tutto casa e negozio di articoli ecclesiastici, dall'altra Luna, una ragazza che si propone come nuova commessa e innesca una serie di disavventure sempre più incontrollabili. Sembra però che quello che poteva diventare (ed è) un incontro ad alto tasso di contrasti e di esplosive situazioni si riveli a lungo andare l'ostacolo più forte contro il quale si infrange la voglia di leggerezza dell'attore/regista. Nella dialettica tra Guglielmo impacciato e un po' introverso e Luna tutta fuoco e fiamme appare evidente che il primo è destinato a soccombere di fronte alla sfacciata invadenza di lei. Anche se il cambiamento avviene per gradi, e prima di lasciarsi conquistare dai folli/saggi atteggiamenti dell'avversaria, l'onesto Guglielmo accetta il consiglio di frequentare qualche donna vista solo 'on line'(la moglie lo ha lasciato dopo 25 anni). La 'modernità' allora entra di diritto nel copione, spiazza il protagonista, e l'equilibrio narrativo. La dicotomia vecchio/nuovo impronta di sè tutto il resto del racconto, fin quando Guglielmo non riprende il controllo e torna a farsi Verdone. Ossia il regista si riappropria del personaggio, e pacatezza, serenità, voglia di rimettere le cose a posto sono di nuovo in primo piano. Qui le regia è calma, intensa, tranquilla. Carlo guarda Guglielmo e gli rimprovera di essere andato un pochino sopra le righe, di aver lasciato un umorismo bonario a favore di uno meno sorvegliato. Insomma tra l'unico uomo e le tante donne finisce con una parità sofferta e non definitiva. Sarà il futuro a decidere chi vincerà. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso e senz'altro problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria per proporre l'esempio di uno autore esperto come Verdone e la sua riflessione sulla comicità più attuale e contemporanea: uno sguardo semplice e immediato attraverso il profilo di un uomo di oggi, vittima incolpevole dell'attuale frammentazione dei valori sociali.

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