BOB ROBERTS **

Valutazione
Accettabile-riserve, Complesso, Dibattiti
Tematica
Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Tim Robbins
Durata
107'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BOB ROBERTS
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Tim Robbins
Musiche
David Robbins
Montaggio
Lisa Churgin

Sogg. e Scenegg.: Tim Robbins - Fotogr.: (panoramica/a colori) Jean Lepine - Mus.: David Robbins - Montagg.: Lisa Churgin - Dur.: 107' - Produz.: Forrest Murray

Interpreti e ruoli

Tim Robbins (Bob Roberts), Gore Vidal (Brick Ley Paiste), Giancarlo Esposito (Bugs Raplin), Ray Wise (Chet Mac Gregor), Alan Rickman (Lucas Hart III), Brian Murray (Terry Manchester), Rebecca Jenkins, Harry J. Lennix, John Ottavino, Robert Stanton, Kelly Willis, Merrilee Dale, Tom Atkins

Soggetto

in Pennsylvania nel 1990, il giovane ed affermato uomo d'affari e country singer Bob Roberts candidato al senato in competizione col rivale democratico Brickley Paiste, si serve di ogni mezzo per emergere: il look accattivante del ragazzo per bene che celebra, nei suoi concerti, i classici e reazionari ideali americani pre anni '60; un efficientissimo staff che si disloca per lo stato con un sinistro quanto funzionale bus-ufficio. Per mantenersi in forma, Bob tira di scherma ogni mattina col suo fido collaboratore, Lucas Hart, e va in motocicletta, una Harley Davidson. L'elettorato è diviso: chi lo idolatra come campione di un'America stanca dei tentennamenti e delle autocritiche, che trova i suoi spot televisivi e le sue canzoni entusiasmanti; chi lo vede come un subdolo serpe senza scrupoli che vuole affabulare nuove e vecchie generazioni col miraggio del tutto illusorio di un "new deal" molto pretenzioso quanto privo di riscontri reali. Improvvisamente Bob ha un ostacolo: un affare in cui è implicata una società da lui fondata con Hart, la Broken Dove (la Colomba Infranta), che si occupa del recupero dei tossicodipendenti. Un giornalista di colore, Bugs Raplin, sostiene che la società ha ottenuto agli esordi dei mutui da un Istituto di credito, poi fallito, per costruire case popolari, ma li ha usati per acquistare aerei per trasportare droga dal Sudamerica e venderla negli Stati Uniti, nonché ha sostenuto il golpe contro Allende, e le attività in Nicaragua della Cia. Uno scandalo (un flirt con una minore) sembra sconvolgere il rivale Paiste, anche se si rivela montato, ed i concerti, le interviste, gli incontri con scolaresche e vari gruppi di elettori convinti o da convincere fanno lievitare la candidatura di Roberts. Dopo un boicottaggio ad uno show televisivo da parte di un'assistente contraria a Roberts e dopo una contestazione ad uno show, due colpi di pistola vengono esplosi contro il candidato, che dopo una difficile operazione resta paralizzato alle gambe. L'arma viene trovata addosso a Raplin, che viene incarcerato, ma quindi rilasciato perché privo di tracce di esplosione sui vestiti ed inoltre perché incapace di usare la destra, mano che ha usato l'attentatore. Un filmato, tenuto segreto alla stampa, mostra infatti che la pistola spara a terra: infatti, nonostante la sedia a rotelle e l'accurata messa in scena, Roberts, mentre canta ad un concerto, batte il tempo col piede. Alla vigilia delle elezioni, una folla si raccoglie sotto le finestre della stanza del candidato, ed è raggiunta dalla notizia che hanno sparato al giornalista, più ch e mai deciso a continuare la sua battaglia per smascherare Roberts ed Hart. Mentre i sostenitori di Bob cinicamente esultano, giunge la notizia della sua vittoria, sospinta ovviamente dallo shock emotivo causato dall'attentato. Ma l'ombra del neo senatore, in piedi, si profila dietro le tende. L'attentato è quindi un basso trucco. Intanto Raplin muore sotto i ferri, mentre l'inchiesta sulla Broken Dove si risolve in un nulla di fatto.

Valutazione Pastorale

diversi sono i pregi, strutturali e formali, di questo primo film di Tim Robbins, autore, regista ed interprete del film: il taglio velocissimo ed incalzante, grazie all'escamotage di un documentario televisivo sulle prossime elezioni girato da un regista tv britannico; il dialogo e la sceneggiatura, sempre efficaci, con cospicue dosi di ironia ed escursioni nel grottesco sempre azzeccate (magistrale lo spot del duello tra Roberts in divisa della Guerra d'Indipendenza e una sorta di lanzichenecco che simboleggia il populismo senza speranza delle sinistre progressiste). Robbins disegna le sue figure di fantasia con elementi più che possibili, ispirati come sono dalla cronaca di questi ultimi anni americani, e che si sono ormai iscritti nella memoria collettiva. Validi sia il simbolismo reazionario nelle canzoni che inneggiano al ritorno di tempi considerati superati, sia la sarcastica e tragica rivisitazione dell'attentato ad un senatore, dove all'eroe del popolo si sostituisce l'ipocrita mestatore e manipolatore di coscienze, che arriva al punto di fingere un attentato pur di vincere. Resta la tragica fine del giornalista, a simboleggiare la farsa di una presunta libertà di stampa, che sembrava aver toccato il suo apice nel Watergate, ed ora sta riassumendo le cadenze degli oscuri anni del maccartismo. Il film è un vigoroso gesto di denuncia di un sistema ormai sclerotico, incapace di rinnovarsi e di uscire da una spirare perversa da lui stesso creata.

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