BRILLANTINA BOYS

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Guerra
Genere
Drammatico
Regia
Terence Ryan
Durata
108'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The Brylcreem boys
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
Richard Hartley
Montaggio
Emma E. Hickox

Orig.: Gran Bretagna (1996) - Sogg. e scenegg.: Terence Ryan, Jamie Brown - Fotogr.(Normale/a colori): Gerry Lively - Mus.: Richard Hartley - Montagg.: Emma E. Hickox - Dur.: 108' - Produz.: Paul Madigan.

Interpreti e ruoli

Bill Campbell (Myles Keogh), William Mc Namara (Sam Gunn), Augus Mc Fadyen (Rudolph Von Stegenbek), John Gordon Sinclair (Richard Lewis), Oliver Tobias (Hans Jorg Wolff), Jean Butler (Mattie Guerin), Joe Mc Gann (capitano Deegan), Hal Fowler, Marc Sinden, Marek Vasut, Rupert Wickman, Peter Woodward, Gabriel Byrne, Simon Buttimore, Tim Hayes.

Soggetto

Myles Keog, ufficiale pilota canadese, viene abbattuto dal tedesco Rudy Von Stegenbeck nei cieli d'Irlanda. Atterrati un villaggio, Myles e l'equipaggio sono prelevati da militari irlandesi e portati in un campo di concentramento: l'Irlanda infatti é neutrale e tutti i militari che capitano sotto il suo territorio, tedeschi o alleati che siano, sono internati e non più rilasciati. Così ben presto Myles, con grande sorpresa, si accorge della presenza di Rudy, l'avversario che lo ha colpito. La vita al campo va avanti in maniera anomala. Divisi solo da una rete, inglesi e tedeschi sono poco sorvegliati e il comandante del campo O'Brien concede permessi per uscire in cambio della promessa di rientro per la notte. Il senso dell'onore è così alto per gli irlandesi che nessuno azzarda la fuga. In un locale del paese Myles incontra Mattie una ragazza dal carattere forte che però divide i propri sentimenti tra il canadese e il tedesco Rudy. Nonostante le premesse sfavorevoli, Myles e Rudy finiscono per diventare amici, fuggono insieme e tornando ai rispettivi reparti si promettono reciproco rispetto.

Valutazione Pastorale

La storia è raccontata da O'Brien, il comandante del campo, come voce narrante che, alla fine, informa sul destino successivo dei protagonisti. La cornice storica fa riferimento a situazioni reali ma la realizzazione è totalmente priva di quel senso drammatico che accompagna i momenti di guerra e di quell'approfondimento psicologico che rende credibili i caratteri dei personaggi. Segnalate alcune incongruenze e approssimazioni, resta da aggiungere che il film procede con tranquillità e misura, mettendo in primo piano la necessità, anche in situazioni difficili, di fare prevalere nobili sentimenti, l'amicizia, la solidarietà, il rispetto reciproco. Tutto detto sottovoce, in modo un po' facile ma sincero. Dal punto di vista pastorale, il film é positivo, accettabile e semplicistico nell'impianto generale. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Da recuperare per rassegne sulla seconda guerra mondiale in Europa, e da vedere da parte anche di giovani in occasione di passaggi televisivi.

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