Orig. : Stati Uniti (1998) - Sogg. : tratto dall' opera teatrale "Hurlyburly" di David Rabe - Scenegg. : David Rabe - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Gu Chang Wei - Mus. : David Baerwald, Steve Lindsey - Montagg. : Dylan Tichenor - Dur. : 122' - Produz. : Anthony Drazan, Richard N. Gladstein, David Hamburger.
Interpreti e ruoli
Sean Penn (Eddie), Kevin Spacey (Mickey), Chazz Palminteri (Phil), Meg Ryan (Bonnie), Robin Wright Penn (Darlene), Garry Shandling (Artie), Anna Paquin (Donna)
Soggetto
Sullo sfondo della Los Angeles di fine millennio, si muovono Eddie, Mickey e Phil. Sono amici e lavorano nell' industria dello spettacolo. Eddie fa il direttore di cast, nel cinema ma anche nella televisione; Mickey, insieme a lui, tiene i rapporti con i pruduttori;Phil é attore, attualmente senza lavoro, é disperato, e cerca di diventare una persona brava e seria, vorrebbe avere un figlio insieme alla moglie Susy che lui trascura troppo. Una sera a casa di Eddie viene invitata Bonnie, una prostituta che poi va via con Phil. Ma lungo la strada Phil apre lo sportello della macchina e la butta fuori. Phil fa sapere che Susy lo vuole cacciare di casa. Eddie riprende ad uscire con Darlene, con la quale litiga in continuazione. Poi arriva la notizia che Phil si é suicidato con la macchina. Tempo dopo, Eddie riceve a casa una lettera di Phil, che spiega i motivi del suicidio. Eddie vuole decifrarla meglio e litiga con Mickey che lo lascia. Rimasto solo, Eddie si tuffa in piscina. Poi torna Donna, una ragazza senza dimora che lui aveva ospitato. Eddie si sfoga con lei e racconta il funerale di Phil. Poi Donna si addormenta.
Valutazione Pastorale
Alla base c'é un testo teatrale, scritto da David Rabe e messo in scena nel 1988: anche sul palcoscenico, Sean Penn aveva interpretato il ruolo di Eddie. L'impostazione teatrale è rimasta: pochi ambienti, personaggi quasi sempre in primo piano, dialogo fitto, assillante, invadente, segno quasi dell' incapacità della parola a spiegare a sufficienza le contraddizioni dei gesti e dei comportamenti. Il film fotografa la confusione mentale, che invade e opprime il tessuto sociale di una California tanto benestante e tesa al successo da non saper più porsi domande, fare differenze, cercare valori. Ritratto spietato e impietoso, perciò, denuncia crudele della sofferenza che nasce dal vuoto dei sentimenti e delle emozioni. La scansione narrativa mette a nudo una precarietà terribile e disperata, un baratro sul filo del quale è facile passare rapidamente dalla vita alla morte. Il film affronta anche il problema dell' uso delle droghe, della maternità, della famiglia, come desideri confusi e difficili da mettere a fuoco. Dal punto di vista pastorale, va detto che il tono ambiguo é quello prevalente, e che il film é da valutare come discutibile perché, pur in mezzo anche ad un linguaggio certamente pesante, traspare una sofferta ansia di sincerità e di autenticità.
UTILIZZAZIONE: il film é senz' altro da riservare ad un pubblico preparato e capace, magari con adeguati supporti, di cogliere, anche nell' ambiguità dell' impianto, uno spiraglio di speranza, utile per avviare una riflessione sui temi proposti.