Call My Agent – Italia

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Arte, Cinema nel cinema, cinema/comicità, Donna, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Mass-media, Media, Metafore del nostro tempo, Omosessualità, Politica-Società, Potere, Teatro
Genere
Commedia, Satirico
Regia
Luca Ribuoli
Durata
Miniserie da 6 episodi, da 50'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Call My Agent - Italia
Distribuzione
NOW - Sky
Soggetto e Sceneggiatura
Lisa Nur Sultan
Fotografia
Gogò Bianchi
Musiche
Fabio Amurri
Montaggio
Pietro Morana
Produzione
Carlo Degli Esposti, Nicola Serra, Francesco Beltrame, Nils Hartmann, Sonia Rovai, Erica Negri. Casa di produzione: Palomar, Sky Studios

La serie tv è in distribuzione sulla piattaforma Now di Sky

Interpreti e ruoli

Michele Di Mauro (Vittorio Baronciani), Sara Drago (Lea Martelli), Maurizio Lastrico (Gabriele Di Lillo), Marzia Ubaldi (Elvira Bo), Sara Lazzaro (Monica Ferri), Francesco Russo (Pierpaolo Puglisi), Paola Buratto (Camilla Zanon), Kaze (Sofia De Rosa), Rosanna Gentili (Guenda Neri), Manuela Mandracchia (Lavinia Baronciani), Emanuela Fanelli (Luana Pericoli), Paola Cortellesi (Paola Cortellesi), Paolo Sorrentino (Paolo Sorrentino), Pierfrancesco Favino (Pierfrancesco Favino), Anna Ferzetti (Anna Ferzetti), Matilda De Angelis (Matilda De Angelis), Stefano Accorsi (Stefano Accorsi), Corrado Guzzanti (Corrado Guzzanti)

Soggetto

Roma, oggi. La CMA è la più influente agenzia dello spettacolo con sede a piazza del Popolo. È un crocevia di celebrità, di vincitori di Premi Oscar e David di Donatello. A lavorare alla CMA sono quattro agenti: la veterana Elvira l’ambizioso e spregiudicato Vittorio, la spavalda e geniale Lea e l’empatico Gabriele. Loro si spartiscono i divi più richiesti, chiudono i contratti più esclusivi...

Valutazione Pastorale

“Dix pour cent”, meglio nota con il titolo “Chiami il mio agente!”, è una serie francese nata nel 2015 dalla penna di Fanny Herrero e giunta alla quarta stagione, con una quinta in lavorazione. In poco tempo “Dix pour cent” è diventata un cult per spettatori e addetti ai lavori: ha trovato la formula perfetta per raccontare il dietro le quinte del mondo del cinema e dello spettacolo, con uno sguardo disincantato, a tratti simpaticamente spietato, su attori e registi secondo la prospettiva dei loro agenti e addetti stampa. Via, dunque, quell’alone di fascino e mistero che ha reso iconiche personalità del set, quel divismo (quasi) inarrivabile secondo i canoni hollywoodiani. In “Dix pour cent” lo storytelling delle star è reso quotidiano, prossimo, per lo più tragicomico. In Francia i più noti interpreti si sono prestati generosamente a tale (auto)critica: Cécile de France, Nathalie Baye, Fabrice Luchini, Isabelle Adjani, Juliette Binoche, Jean Dujardin, Monica Bellucci, Isabelle Huppert, Sigourney Weaver e Jean Reno. I produttori Palomar e Sky hanno deciso di mettersi in gioco con un adattamento italiano: “Call My Agent – Italia”. Un’operazione ambiziosa, non facile, soprattutto nella scelta del cast e delle guest star, ossia nomi capaci di innescare quel cortocircuito di ironia irrefrenabile che è nel Dna della versione francese. Alla regia è stato chiamato Luca Ribuoli (“Noi”, “Speravo de morì prima”, “La mafia uccide solo d’estate”), mentre a firmare la sceneggiatura è Lisa Nur Sultan (“Grazie ragazzi”, “Studio Battaglia”). La storia. Roma, oggi. La CMA è la più influente agenzia dello spettacolo con sede a piazza del Popolo. È un crocevia di celebrità, di vincitori di Premi Oscar e David di Donatello. A lavorare alla CMA sono quattro agenti: la veterana Elvira (Marzia Ubaldi), l’ambizioso e spregiudicato Vittorio (Michele Di Mauro), la spavalda e geniale Lea (Sara Drago) e l’empatico Gabriele (Maurizio Lastrico). Loro si spartiscono i divi più richiesti, chiudono i contratti più esclusivi. L’equilibrio salta quando il fondatore della CMA annuncia le dimissioni e la vendita delle quote dell’agenzia. Inizia così una giostra professionale e personale scoppiettante… Va detto chiaramente: la serie “Call My Agent – Italia” funziona, è un adattamento riuscito! È da lodare in primis il tandem di regia e scrittura, l’intesa tra Ribuoli e la Sultan, che mettono in piedi una macchina narrativa che si muove agile, sicura, ben amalgamata tra situazioni e dialoghi puntuali, efficaci. Si ride, e molto. Merito è anche del cast indovinato, chiamato a dare volto agli agenti e ai loro affannati assistenti. A dare poi un twist di brio alla narrazione tutta, a renderla speciale, sono le guest star dei sei episodi, divi che hanno accettato di mettersi in gioco in una commedia che costeggia il ridicolo, lasciandosi ritrarre tra fragilità, manie ed eccessi creativi: si parte con Paola Cortellesi (chiamata a contendersi il ruolo di una regina romana che parli il proto-etrusco. Meravigliosa!) e Paolo Sorrentino (alle prese con il terzo atto della serie su papi: dopo “The Young Pope” e “The New Pope”, “Lady Pope”. Geniale ed esilarante!), seguono Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Matilda De Angelis, Stefano Accorsi e Corrado Guzzanti. Da non trascurare, poi, le incursioni della brava Emanuela Fanelli che interpreta Luana Pericoli (“nomen omen”, come indicato in conferenza stampa) una star sgomitante a tratti fuori controllo. “Call My Agent – Italia” è un dosato mix di battute indovinate, gustose citazioni cinematografiche e televisive, volti noti che si prestano al gioco in maniera divertita, come pure sguardi sulla Capitale eleganti e suggestivi, che ne regalano tutta la magia di “città del cinema”. Infine, si segnalano le clip finali sui titoli di coda di ogni puntata (occhio a non perderle!), inserti giocati sul filo dello sberleffo. “Call My Agent – Italia” è di certo una serie convincente. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

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