C’ERA UNA VOLTA IN INGHILTERRA

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Shane Meadows
Durata
104'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Germania, Gran Bretagna, Olanda
Titolo Originale
Once upon a time in the Midlands
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
John Lunn
Montaggio
Peter Beston, Trevor Waite

Orig.: Gran Bretagna/Germania/Olanda (2002) - Sogg. e scenegg.: Paul Fraser, Shane Meadows - Fotogr.(Scope/a colori): Brian Tufano - Mus.: John Lunn - Montagg.: Peter Beston, Trevor Waite - Dur.: 104' - Produz.: Andrea Calderwood.

Interpreti e ruoli

Robert Carlyle (Jimmy), Rhys Ifans (Dek), Shirley Henderson (Shirley), Kathy Burke (Carol), Vanessa Feltz (Vanessa), Ricky Tomlinson (Charlie), Finn Atkins (Marlene), Kelly Thresher . (Donna)

Soggetto

Dek, uomo simpatico e gentile, fa una sorpresa a Shirley, la ragazza con cui vive: le chiede di sposarlo. Purtroppo questo avviene in diretta durante uno spettacolo televisivo, così Shirley si sente in difficoltà e reagisce rifiutando e poi piangendo per essersi sentita strumentalizzata. A seguire il programma, sdraiato sul divano, c'é anche Jimmy, ex marito di Shirley e padre della loro figlia oggi dodicenne. Ora Jimmy, sparito da alcuni anni, sente impellente la necessità di rifarsi vivo con la donna. Così da Glasgow arriva a Nottingham e si presenta a casa di Shirley. Jimmy non lavora, vive di piccoli furti, beve e va ai concerti rock. Dall'ultimo colpo è scappato portandosi via i soldi e lasciando nei guai i suoi amici/complici. Installatosi in casa, Jimmy comincia a dare ordini e cerca di scaricare Dek. Costui allora si vendica denunciandolo alla polizia. Per questo Shirley crede di odiare Dek, ma poi, di fronte ad altre intemperanze dell'ex marito, capisce che riprendere a vivere con lui è impossibile. L'ultima decisione spetta alla figlia. Anche lei preferisce il secondo papà in grado di darle amore e comprensione, invece del violento e inconcludente Jimmy.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia dai toni agrodolci, imperniata sul ritratto di alcuni nuclei familiari nell'Inghilterra provinciale di oggi. Nuclei familiari vuole dire quelli costruiti, quelli interrotti, quelli che si vorrebbero rimettere in piedi, quelli che si vogliono far nascere per il futuro. E' il quadro di una periferia urbana sostanzialmente povera di spirito, incapace di stabilizzare le proprie situazioni e per questo stretta tra suggestioni dei mass-media, isterismi, sogni di ribellione. La vita quotidiana diventa un condensato minimalista di duri contrasti proprio per l'assenza di valori o, di più, della volontà di scoprirli. Gli interrogativi che emergono da quel vuoto sono impietosi e fanno riflettere. Le vecchie generazioni appaiono frustrate, mentre la bambina, che pure deve fare scelte difficili, mostra qualità di crescita e di equilibrio. La regia lascia spazio a punte anche di grottesco per esemplificare un ritratto sociale e morale da vedere e ascoltare con attenzione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Adatto per occasioni mirate, come avvio alla riflessione sui temi della famiglia, anche nel confronto con l'atmosfera della società anglosassone.

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