Chesil Beach. Il segreto di una notte

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Giovani, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico, Melodramma
Regia
Dominic Cooke
Durata
110'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Chesil Beach
Distribuzione
Cinema di Valerio De Paolis
Soggetto e Sceneggiatura
Ian McEwan dal proprio romanzo omonimo del 2007
Fotografia
Sean Bobbitt
Musiche
Dan Jones
Montaggio
Nick Fenton

Prod.: Elisabeth Karlsen, Stephen Woolley

Interpreti e ruoli

Saoirse Ronan (Florence Ponting), Billy Howle (Edward Mayhew), Anne Marie Duff (Marjorie Mayhew), Adrian Scarborough (Lionel Mayhew), Emily Watson (Violet Ponting), Samuel West (Geoffrey Ponting)

Soggetto

Inghilterra primi anni ’60. Florence è una violinista fin troppo sicura di sé, con una famiglia benestante alle spalle; Edward è un giovane di modeste condizioni economiche. I due, dopo un veloce fidanzamento, si sposano, ma la prima notte di nozze il loro rapporto incontra qualche imprevista difficoltà…

Valutazione Pastorale

All’origine c’è il romanzo omonimo scritto da Ian McEwan, uno dei titoli britannici di maggior successo del Novecento, pubblicato nel 2007. Tutti i testi dello scrittore inglese che hanno goduto di una trasposizione dalla pagina letteraria all’immagine in movimento (tra i più recenti: “Espiazione” del 2007 e “The Children Act. Il verdetto” del 2018) rappresentano una scommessa non indifferente, proprio a motivo della robustezza della scrittura e di una tensione emotiva che inchioda e quasi immobilizza i personaggi. Così qui Florence e Edward: due ragazzi, forse condizionati da una appartenenza sociale differente, forse intimiditi dalle convenzioni della rigida Inghilterra del tempo, comunque liberi e felici di sposarsi, e poi invece improvvisamente rigidi, bloccati, terrorizzati dal dover essere se stessi. Costruita su piccoli, continui flashback che si inseriscono nella narrazione principale, l’azione procede per sbalzi umorali forti e imprevisti, capaci di provocare grandi incomprensioni e di condurre verso un destino di impressionante ambiguità, dentro il quale certi interrogativi sono destinati a non sciogliersi mai. Ritratto di un società inglese, che teneva i giovani prigionieri di paure e idiosincrasie, prima di sfociare nel clima liberatorio della Swinging London dei secondi Sessanta, il film poggia su una regia di altalenante sapore antico. Forse, al di là dei due ruoli principali, poco sviluppati risultano quelli minori o di contorno, non in grado di inserirsi compiutamente nel tessuto narrativo. Bene invece Billy Howle, un Edward dalla psicologia fin troppo debole, e ancora una volta efficace Saoirse Ronan, innamorata ma incapace di capire i dubbi dell’amore. Film ben giocato su fotografia e colori, che, dal punto di vista pastorale è da valutare come complesso, problematico e da affidare a dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come proposta per approfondire il rapporto letteratura/cinema; anche come quadro della gioventù inglese degli anni Sessanta, per riflettere sulla difficile evoluzione di usi e costumi, per capire certe problematiche tra psicologia e società.

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