Corro da te

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Disabilità, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Fede, Malattia, Sport
Genere
Commedia
Regia
Riccardo Milani
Durata
113'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Corro da te
Distribuzione
Vision Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Riccardo Milani, Basato sul film “Tout le Monde Debout” scritto e diretto da Franck Dubosc in collaborazione con Gaumont
Fotografia
Saverio Guarna
Musiche
Piemicola Di Muro
Montaggio
Patrizia Ceresani, Francesco Renda
Produzione
Wildside, Vision Distribution

Interpreti e ruoli

Pierfrancesco Favino (Gianni), Miriam Leone (Chiara), Pietro Sermonti (Dario), Vanessa Scalera (Luciana), Pilar Fogliati (Alessia), Giulio Base (Fabio), Andrea Pennacchi (Don Walter), Piera Degli Esposti (Nonna Margherita), Michele Placido (Padre di Gianni), Carlo De Ruggeri (Flavio)

Soggetto

Gianni, quarantanovenne di bell’aspetto, single incallito che passa da una donna all’altra con sfrontata disinvoltura, è il proprietario di un’importante brand di scarpe da running. Per una serie di imprevedibili circostanze si trova a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle. La faccenda si complica quando incontra Chiara, diventata paraplegica per un’incidente d’auto…

Valutazione Pastorale

Dopo il successo, meritatissimo, di “Come un gatto in tangenziale” (2017) e del sequel “Ritorno a Coccia di morto” (2021), a marzo 2022 torna nelle sale cinematografiche il regista Riccardo Milani con la trasposizione italiana di “Tutti in piedi” (“Tout le monde debout”, 2018) romantica commedia francese diretta da Franck Dubosc. La storia. Gianni (il sempre ineccepibile Pierfrancesco Favino) è un imprenditore di successo, ricco, single convinto e dongiovanni incallito. Per una serie di imprevedibili circostanze si finge costretto su una sedia a rotelle per attirare l’attenzione della giovane e avvenente Alessia (Pilar Fogliati), che si occupa di persone con disabilità. Le cose si complicano, e molto, quando l’uomo conosce sua sorella Chiara (Miriam Leone, sempre attenta a dare credibilità al personaggio, senza mai appesantirlo), bella e solare, sportiva e vitale, violinista di talento, e lei, sì, veramente paraplegica dopo un incidente automobilistico. L’uomo scommette con gli amici che riuscirà a conquistarla, aggiungendo così un altro nome alla lunga lista di “sedotte e abbandonate” di cui si fa vanto. Messo alle strette dal suo medico e amico di sempre, Dario (Pietro Sermonti) e incalzato dalla sua segretaria Luciana (Vanessa Scalera, una garanzia!) perché confessi l’inganno, Gianni arriva al punto di trascinarli, insieme a Chiara, in un pellegrinaggio a Lourdes, dove pensa di togliersi dall’impaccio gridando al miracolo. Dopo un assurdo viaggio in pullman, circondato da suore canterine tratteggiate con garbata ironia (e qui Milani dimostra ancora una volta di conoscere bene il repertorio musicale di parrocchie e dintorni), il gruppo arriva a destinazione. Ad accoglierli troveranno il tostissimo don Walter (Andrea Pennacchi), uomo di fede ed esperto d’umanità a cui basta un’occhiata per capire bugia e intenzioni. La verità, però, non tarderà a rivelarsi e Gianni si ritroverà solo, abbandonato dagli amici e dalla fidata segretaria, innamorato forse per la prima volta in vita sua, ma anche profondamente cambiato, come uomo e come imprenditore. Il film “Corro da te”, diretto con consueto garbo da Riccardo Milani, è tutto sommato un inno all’amore, alla vita e alle sue sorprese e possibilità oltre le barriere, fisiche e mentali. Uno sguardo autoironico, leggermente surreale, al mondo della disabilità e ai pregiudizi che l’avvolgono, capace però di fermarsi sempre un attimo prima che scatti la molla del pietismo o del compatimento mieloso. Ma, a dirla tutta, è anche un film ad alto tasso di improbabilità: chi inonderebbe il salotto di casa, per creare una piscina, mettendo a rischio arredamento e parquet? Una parola a parte merita un personaggio che non era presente nell’originale francese: nonna Margherita. Piera Degli Esposti, nella sua ultima interpretazione – è venuta a mancare nell’estate 2021 – ci regala il ritratto di una donna forte, indomita, soavemente pungente, a tratti caustica, comunque punto di riferimento sicuro per tutta la famiglia. Una scena che vale l’intero film è quella in cui Valeria Scalera si scatena nel karaoke sulle note di “Like a Virgin” di Madonna. Dal punto di vista pastorale il film “Corro da te” è consigliabile, brillante e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in altre occasioni anche come spunto per affrontare temi legati alla disabilità, all’accoglienza e all’inclusività.

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