CROSSING OVER

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Libertà, Politica-Società, Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Wayne Kramer
Durata
113'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Mark Isham
Montaggio
Arthur Coburn

Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg. e scenegg.: Wayne Kramer - Fotogr.(Scope/a colori): Jim Whitaker - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Arthur Coburn - Dur.: 113' - Produz.: Wayne Kramer, Frank Marshall, Gregg Taylor.

Interpreti e ruoli

Harrison Ford (Max Brogan), Ray Liotta (Cole Frankel), Ashley Judd (Denise Frankel), Cliff Curtis. (Hamid Baraheri), Alice Braga (Mireya Sanchez), Melody Khazae (Zahra Baraheri), Summer Bishil (Taslima Jahangir), Jim Sturgess (Gavin Kossef), Alice Eve . (Claire Shepard), Justin Chon (Yong Kim)

Soggetto

In California varie situazioni si incrociano, collegate dal problema dell'immigrazione. La messicana Mireya, scoperta, viene rispedita a casa ma tenta di salvare il figlioletto, affidando un indirizzo a Max Brogan, comprensivo agente dell'immigrazione. Il giovane Gavin riesce a farsi passare per esperto di ebraismo, ottenendo l'insegnamento a scuola e, di conseguenza, la residenza. L'australiana Claire, pur di sfondare nel cinema, si affida anche sessualmente a un funzionario dell'ufficio visti. Finisce male per entrambi. Taslima, 11enne del Bangladesh, legge a scuola frasi ambigue sull'11 settembre e l'FBI indaga sulla sua famiglia. In una agiata famiglia iraniana, la figlia femmina si comporta con troppa disinvoltura, e i fratelli, su ordine del padre, la eliminano. Uno di loro é un poliziotto collega di Max. Una piccola orfana nigeriana aspetta da tempo qualcuno che la adotti. Forse la soluzione arriva.

Valutazione Pastorale

Per risolvere il problema dell'immigrazione non esiste una ricetta unica, né un possibile atteggiamento generalizzato. Questo copione, magari affrettato e sbrigativo, ha comunque qualche aspetto interessante. Se l'idea é che l'immigrato sia colui che scappa da situazioni di disagio, di pericolo, di restrizione della libertà, ecco che il segmento della ragazza australiana ci dice che bisogna anche fare i conti con motivazioni futili, leggere eppure diffuse, e significative. Tutti gli altri episodi entrano più da vicino nel cuore del confronto tra gli Stati Uniti e le più varie situazioni culturali, politiche, religiose. Centrale, é ovvio, resta l'aspetto della sicurezza, con gli eccessi inevitabili di reazione interna che ha generato. Come si diceva, forse i vari racconti restano un po' in superficie, e c'è qualche sbilanciamento di parte verso le ragioni di chi arriva. Ma il puzzle resta utile per capire l'ampiezza della situazione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e proposto in seguito come avvio alla riflessione su un tema, visto qui nell'ottica statunitense, ma che certo riguarda tutti. Qualche attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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