DEMONI E DEI

Valutazione
Discutibile, ambiguità*
Tematica
Mass-media, Omosessualità
Genere
Drammatico
Regia
Bill Condon
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Gods and monsters
Distribuzione
Lucky Red

Orig. : Stati Uniti (1998) - Sogg. : tratto dal romanzo omonimo di Christopher Bram - Scenegg. : Bill Condon - Fotogr. ( Scope/ a colori) : Stephen M. Katz - Mus. : Carter Burwell - Montagg. : Virginia Katz - Dur. : 110' - Produz. : Paul Colichman, Gregg Feinberg, Mark R. Harris.

Interpreti e ruoli

Ian Mckellen (James Whale), Brendan Fraser (Clayton Boone), Lynn Redgrave (Hanna), Lolita Davidovich (Betty), Kevin J. O' Connor (Harry), David Dukes (David Lewis), Brandon Kleyla (Whale da giovane), Pamela Salem (Sarah Whale), Michael O'Hagan (William Whale), Jack Plotnick (Edmund Kay), Sarah Ann Morris (Daisy), Mark Kiely (Dwight), David Millbern (dr. Payne), Rosalind Ayres (Elsa Lanchester), Martin Ferrero (George Cukor), Cornelia Hayes O'Herlihy (principessa Margareth), Jack Betts . (Karloff anziano)

Soggetto

Nel 1957 il regista James Whale, dopo una intensa attività che aveva trovato i momenti migliori nella direzione dei film anni '30 dedicati a Frankenstein, vive in un agiato e confortevole isolamento in una villa californiana. Soffre di lievi attacchi cardiaci e a garantirgli continua assistenza c'é solo Hannah, una governante energica e protettiva che lo segue ormai da quindici anni. Un giorno James scorge nel giardino un giovane alto e prestante: é Clayton, ex marine adattatosi a fare il giardiniere in attesa di qualche altro lavoro. James, attratto dal ragazzo, lo invita a prendere un thé e a scambiare qualche parola. Clayton é affascinato dal fatto di conoscere un esponente della vecchia Hollywood ma é anche infastidito dalla ostentata omosessualità dell'anziano regista, che , dopo qualche giorno, gli chiede se é disponibile a posare per lui come modello. Clayton, nell' intento di arrotondare la paga, accetta ma poi le richieste di James si fanno più circostanziate e, messo anche sull'avviso da Hannah, rinuncia. Allora James gli chiede di accompagnarlo ad una festa nella villa del regista George Cukor. Qui Clayton conosce una giovane Elizabeth Taylor, poi viene presentato alla principessa Margareth, quindi assiste all'incontro tra James e i suoi vecchi attori Elsa Lanchester e Boris Karloff. Tornano a casa mentre infuria un forte temporale. Qui Clayton si spoglia per togliersi gli abiti bagnati e James cerca di provocarlo, invitandolo ad ucciderlo. Clayton reagisce e gli urla "Non sono il tuo mostro". La mattina dopo, James viene trovato morto annegato nella piscina. Anni dopo, Clayton torna a casa. L'aspettano la moglie e il figlioletto che, alla televisione, sta guardando il film "La moglie di Frankenstein". Al piccolo Clayton fa vedere il disegno originale del mostro, regalatogli da James.

Valutazione Pastorale

Il protagonista é, come si sa, autentico. James Whale, di origine inglese, affermatosi ad Hollywood negli anni Trenta, fu trovato morto nella piscina della sua villa vestito con i prediletti abiti sportivi il 29 maggio 1957. Dal momento che Whale non faceva mistero delle proprie tendenze omosessuali, la morte fu attribuita a moventi o di tipo passionale o a scopo di lucro ad opera di uno dei tanti giovani che frequentavano la villa. Sulla vicenda é stato scritto un libro che é alla base della sceneggiatura (alla quale é stato assegnato il premio Oscar '99). Il film é minuzioso, affettuoso, attento. L'attenzione maggiore è rivolta a rappresentare l'amara decadenza di un uomo che, dopo una vita passata ad inventare 'finzione' , si ritrova a fare i conti con la realtà, dura e ostile. I mostri portati sullo schermo sono rimasti dentro di lui, e ritornano nella memoria: l'infanzia in Inghilterra, la morte di un soldato amico nella prima guerra mondiale, la piacevolezza del set come rifugio. Il film diventa dunque il ritratto di una persona fuori dal proprio tempo, sradicata e solitaria e destinata ad estinguersi: al pari di quel cinema artigianale e psicanalitico ormai pronto ad essere sostituito da altre forme di racconto. Questa prospettiva prevale nel complesso, anche se l'omosessualità del regista é vista con naturalezza e distacco assoluti. Dal punto di vista pastorale, dunque, il film offre spunti interessanti, soprattutto nell'ambito del rapporto cinema- vita, ma è da valutare come discutibile per quella sorta di clima ambiguo e un po' pessimistico che lo caratterizza lungo lo svolgimento. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria per un pubblico adulto e comunque in grado di coglierne le suggestioni anche sul piano dei riferimenti storico-cinematografici. Più adatto in situazioni mirate per parlare di cinema nel cinema, di mass-media, di come i personaggi della finzione vanno ad incidere sulla vita di chi li ha inventati.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV