Diabolik. Chi sei?

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Amore-Sentimenti, Avidità, Denaro, Donna, Educazione, Giustizia, Male, Politica-Società, Storia, Terrorismo
Genere
Giallo
Regia
Manetti bros.
Durata
124'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Italia/Francia
Titolo Originale
Diabolik. Chi sei?
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve
Fotografia
Francesca Amitrano
Musiche
Pivio e Aldo De Scalzi
Montaggio
Federico Maria Maneschi
Produzione
Mompracem, Rai Cinema

Presentato alla 18a Festa del Cinema di Roma (2023)

Interpreti e ruoli

Giacomo Gianniotti (Diabolik), Miriam Leone (Eva Kant), Valerio Mastandrea (Ispettore Ginko), Monica Bellucci (Altea), Pier Giorgio Bellocchio. (Sergente Palmer), Chiara Martegiani (Elisa Coen), Massimiliano Rossi (Manden), Andrea Arru (Diabolik adolescente), Mario Sgueglia (Emilio), Max Gazzé (Giulio Mondan), Carolina Crescentini (Gabriella Bauer), Paolo Calabresi (King), Lorenzo Zurzolo (Diabolik ventenne), Barbara Bouchet (Contessa Wendemar)

Soggetto

A Clerville, Diabolik ed Eva Kant stanno progettando un furto di preziosi in una banca. Tutto è studiato al millimetro, ma qualcosa all’ultimo va storto: una banda di criminali fa irruzione contestualmente e ruba ogni cosa. Diabolik ed Eva Kant non si rassegnano e si mettono sulle tracce dei rapinatori, ma lo stesso fa anche l’ispettore Ginko…

Valutazione Pastorale

I fratelli Antonio e Marco Manetti, in arte Manetti bros., completano la loro trilogia dedicata ai fumetti cult “Diabolik” delle sorelle milanesi Angela e Luciana Giussani. L’avventura traspositiva del re del terrore è iniziata nel 2021 con “Diabolik” (protagonista Luca Marinelli), tratteggiandone la figura e il legame con Eva Kant; l’anno successivo è arrivato “Diabolik. Ginko all’attacco!”, dove la prospettiva narrativa è quella dell’ispettore Ginko (e a indossare la maschera del ladro è Giacomo Gianniotti). Ora con “Diabolik. Chi sei?” l’attenzione è rivolta al passato di Diabolik, alla sua infanzia e alla formazione al crimine. A firmare il copione sono i Manetti bros. e Michelangelo La Neve. La storia. A Clerville, Diabolik ed Eva Kant stanno progettando il loro prossimo colpo, un furto di preziosi in una banca. Tutto è studiato al millimetro, ma qualcosa all’ultimo va storto: una banda di criminali fa irruzione contestualmente e ruba ogni cosa. Diabolik ed Eva Kant non si rassegnano e si mettono sulle tracce dei rapinatori, ma lo stesso fa anche l’ispettore Ginko… “Dopo due film – raccontano i registi – e qualche anno di completa dedizione al nostro antieroe preferito, abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di prendere il toro per le corna e di far diventare un film il mitico albo del ’68. […] Abbiamo cercato, ancora una volta, di essere fedeli al lavoro delle sorelle milanesi, cercando semplicemente di trasferire al cinema la suggestione dalla pagina disegnata. ‘Semplice’ non vuol dire ‘facile’, ma questo è l’obbiettivo che ci siamo prefissati”. I due autori romani, che hanno trovato grande popolarità con titoli come “Song’e Napule” (2013) e “Ammore e malavita” (2017), completano ora il loro viaggio narrativo nelle pagine dei fumetti delle sorelle Giussani tratteggiando a tuttotondo il personaggio di Diabolik. Oltre al lungo flashback sugli anni giovanili (dove a vestire i panni del giovane ladro è Lorenzo Zurzolo), il film si radica nel decennio ’70, che rivive con abiti, scenografie ma anche ritmo e stile di racconto. Al di là della polarizzazione tra crimine e giustizia, tra Diabolik e Ginko, a occupare la scena sono le figure femminili: Eva Kant, partner professionale e sentimentale di Diabolik, e Altea, nobildonna amata da Ginko. A loro spetta ristabilire il controllo dell’azione, laddove i due uomini finiscono in un pericoloso stallo vittime della loro impulsività. Chi invece ribadisce lucidità sono proprio le due protagoniste, affidate al fascino di Miriam Leone e Monica Bellucci. Nell’insieme “Diabolik. Chi sei?” risulta un’opera grintosa e ben curata, sorretta da un’evidente passione da parte dei Manetti bros.; il film è un thriller poliziesco dai riverberi ironici arricchito di citazioni cinematografiche e camei ben cesellati (tra cui Max Gazzè, Carolina Crescentini, Paolo Calabresi e Barbara Bouchet). Un’opera che si gioca tra tensione ed evasione, adatta soprattutto agli amanti dei fumetti delle Giussani, capaci di coglierne retroterra e riferimenti. Consigliabile, problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, adatta agli appassionati del genere e , soprattutto, degli appassionati dei fumetti delle sorelle Giusanni.

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