Diavoli

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Cronaca, Denaro, Dolore, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Internet, Malattia, Mass-media, Media, Metafore del nostro tempo, Politica, Politica-Società, Potere
Genere
Drammatico, Thriller
Regia
Nick Hurran, Jan Maria Michelini
Durata
Stagione 1, 10 episodi da 50'
Anno di uscita
2020
Nazionalità
Francia, Italia, Regno Unito
Titolo Originale
Devils
Distribuzione
NOW - Sky
Soggetto e Sceneggiatura
Dal romanzo di Guido Maria Brera, la serie è firmata da: Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Guido Maria Brera, Christopher Lunt, Michael A. Walker, Ben Harris, Tommaso De Lorenzis, Frank Spotnitz, James Dormer, Naomi Gibney, Caroline Henry
Fotografia
Vittorio Omodei Zorini, Andy Hollis
Musiche
John Paesano
Montaggio
Joe Sawyer, Alessio Doglione
Produzione
Luca Bernabei, Matilde Bernabei, Daniele Passani, Nick Hurran, Sara Melodia, Luisa Cotta Ramosino, Ben Harris, Christopher Lunt, Michael A. Walke, Nils Hartmann, Sonia Rovai, Marco Rosi. Casa di produzione: Sky Italia, Lux Vide, Orange Studio, Sky Studios, OCS.

Interpreti e ruoli

Alessandro Borghi (Massimo Ruggero), Patrick Dempsey (Dominic Morgan), Kasia Smutniak (Nina Morgan), Laia Costa (Sofia Flores), Malachi Kirby (Oliver Harris), Paul Chowdhry (Kalim Chowdrey), Pia Mechler (Eleanor Bourg), Lars Mikkelsen (Daniel Duval), Harry Michell (Paul McGuinnan), Ben Miles (Edward Stuart)

Soggetto

Londra 2011, tutto parte dalla sede della American New York – London Bank (NYL), potente gruppo bancario internazionale. In primo piano troviamo il rampante squalo Massimo Ruggero, che si occupa di trading, e l’amministratore delegato del gruppo Dominic Morgan. Massimo sta facendo di tutto per occupare la casella di Vice della NYL, sostenuto dal suo mentore Dominic, ma una girandola di ricatti, morti sospette e speculazioni lo spingono a percorrere strade fuori controllo...

Valutazione Pastorale

È forse la risposta europea a “Billions” (dal 2016), seguitissima serie di Showtime sugli scandali della finanza negli Stati Uniti? Stiamo parlando di “Diavoli”, nuova serie Sky realizzata con la Lux Vide (la casa di produzione di “Medici”, “Doc” e “Don Matteo”), un ambizioso progetto di coproduzione tra Italia, Inghilterra e Francia, girato in buona parte nella City di Londra, tra i palazzi della finanza. L’idea nasce dal romanzo dell’economista Guido Maria Brera e mette a fuoco lo scenario europeo dopo la crisi globale del 2008; è un racconto del mondo della finanza che ha come base la piazza di Londra, tra giochi di potere e manovre speculative. Capofila di questa serie in 10 episodi sono Patrick Dempsey e Alessandro Borghi (molto bravo nella sua recitazione in inglese, ma lascia perplessi la scelta di doppiarlo in italiano); nel cast anche Laia Costa, Ben Miles e Kasia Smutniak. Dirigono la serie Nick Hurran (“Sherlock”, “Doctor Who”) e Jan Maria Michelini (“Doc”, “Medici”). La storia. Londra 2011, tutto parte dalla sede della American New York – London Bank (NYL), potente gruppo bancario internazionale. In primo piano troviamo il rampante squalo Massimo Ruggero (Borghi), che si occupa di trading, e l’amministratore delegato del gruppo Dominic Morgan (Dempsey). Massimo sta facendo di tutto per occupare la casella di Vice della NYL, sostenuto dal suo mentore Dominic, ma una girandola di ricatti, morti sospette e speculazioni lo spingono a percorrere strade fuori controllo. Senza dubbio è una buona intuizione, quella di raccontare il mondo della finanza post 2008, tra luci e ombre, come un acceso thriller tra le borse e piazze economiche europee; una serrata partita a scacchi ad alta tensione sotto gli occhi (vigilanti?) della Comunità europea. Al centro della riflessione c’è anche il tema del potere e del denaro, che finiscono per compromettere l’integrità valoriale delle persone, pronte a spingersi oltre i limiti pur di guadagnare. Attraverso vari flashback nei primi episodi, vediamo infatti il cambio di passo nella vita di Massimo: prima giovane studente di economia a Londra, desideroso di riscattare la sua vita e affamato di sogni, poi trader senza scrupoli, spregiudicato e cinico. Cos’è successo a quel giovane? Dove sono finiti i suoi progetti? E cosa lo spinge oggi a vivere una vita anaffettiva, dove il pensiero sul domani è legato unicamente ai soldi? A giudicare dalla prima stagione, la serie è decollata molto bene, inserendosi in uno stile di racconto molto “British”, con un’elevata cura formale e una buona scrittura. Il respiro internazionale dunque c’è, così come il plot accattivante di matrice crime, dalle interessanti suggestioni sulla società odierna, spesso preda di ambizioni e promotrice di quella “cultura dello scarto” più volte rimarcata da papa Francesco. La serie "Diavoli" risulta consigliabile, problematica e per dibattiti.

Utilizzazione

Per la complessità dei temi in campo la serie è indicata per un pubblico adulto o di adolescenti accompagnati.

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