Orig.: Italia (2011) - Sogg.: tratto dal monologo teatrale "Lei dunque capirà" di Claudio Magris - Scenegg.: Paolo Magris, Giorgio Pressburger - Fotogr.(Normale/a colori): Giovanni Ziberna- Mus.: Roberto Amadé - Montagg.: Giovanni Ziberna - Dur.: 70' - Produz.: Mattia Vecchi per Sine Sole Cinema srl.
Interpreti e ruoli
Sarah Maestri . (Euridice), Gabriele Geri . (Orfeo)
Soggetto
Ottenuto il permesso di uscire da una misteriosa Casa di Riposo, la giovane Euridice comincia un cammino tra corridoi, sotterranei e uffici nel tentativo di raggiungere il marito, scrittore di successo. Si tratta in realtà di un percorso di uscita dall'al di là, che la giovane compie guidata dal Presidente della Casa, di cui si ascolta la voce f.c. e che si vede solo come un'ombra. Al momento di ricongiungersi, le domande del marito provocano in Euridice forti dubbi sulla scelta da compiere.
Valutazione Pastorale
Il punto di partenza è "Lei dunque capirà", un racconto scritto da Claudio Magris, una rielaborazione del mito di Orfeo e Euridice, in precedenza portato anche a teatro. Dopo la tragedia classica, l'opera, la pagina scritta, ecco l'anello mancante, l'immagine in movimento, cinema (o forse tv). Affidata alle mani esperte e sensibili di Giorgio Pressburger, la trasposizione poggia su un bel vigore espressivo e su indovinate dinamiche narrative. Nella lettura più immediata, il copione ha un andamento quasi favolistico, suggestivo e enigmatico, con atmosfere vicine all'orrore del cinema di 'genere'. A un livello più sotterraneo, il clima rarefatto, misterioso e cupo del racconto diventa pretesto per una lettura metaforica sull'inestricabile legame tra vita e morte, sull'insondabile groviglio tra sogno e realtà, tra concretezza e utopia. Con spunti, volendo esagerare, anche di richiami alla società e alla politica. Testo intenso, dunque, ricco e stimolante, certo un po' impegnativo ma di notevole efficacia. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e destinato a dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate, per avviare riflessioni sui molti temi che suggerisce. Il testo difficile suggerisce di evitare il coinvolgimento di minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.