DUE PARTITE

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Donna, Famiglia, Matrimonio - coppia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Enzo Monteleone
Durata
94'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Cristina Comencini, Enzo Monteleone tratto dalla commedia teatrale di Cristina Comencini
Fotografia
Daniele Nannuzzi
Musiche
Giuliano Taviani
Montaggio
Cecilia Zanuso
Produzione
Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz per Cattleya, RAI Cinema

Tratto dall'omonima commedia di Cristina Comencini

Interpreti e ruoli

Margherita Buy (Gabriella), Isabella Ferrari (Betarice), Marina Massironi (Beatrice), Paola Cortellesi (Sofia), Valeria Milillo (Cecilia), Claudia Pandolfi (1999), Alba Rohrwacher (Giulia), Carolina Crescentini (Sara), Claudia Pandolfi (Rossana), Marina Massironi (Claudia)

Soggetto

Anno 1966. Gabriella, Beatrice, Claudia, Sofia, quattro amiche, si incontrano per giocare a carte e parlare delle rispettive vite familiari. Inn una stanza accanto le figlie giocano tra loro. Anno 1996. Quelle figlie sono cresciute e continuano a vedersi. Non giocano più a carte ma parlano ancora delle rispettive vite, familiari e ora anche professionali.

Valutazione Pastorale

All'origine c'è il testo scritto da Cristina Comencini e messo in scena con successo negli ultimi due anni nei teatri italiani. La regia di Monteleone accetta la sfida di mantenere l'impianto da palcoscenico, dividendo il racconto i due parti nette, durante le quali si giocano, appunto, due partite. Che sono quelle, in sostanza, relative alla guerra 'dei sessi'. Il primo tempo si gioca prima del '68 e si affida a confessioni a lungo trattenute; il secondo si svolge alle soglie del 2000, e mette in campo tutta la confusione derivante da rivendicazioni irrisolte e da un'autonomia forse raggiunta ma non soddisfacente. Il femminismo della prima parte sfocia nella voglia di femminilità della seconda. C'è un'attenzione ai problemi certo minuziosa ma forse un po' preconcetta. Soprattutto va rilevato che le otto donne sono grintose, battagliere, decise ma non danno mai spazio a sentimenti di comprensione, a intenzioni di dialogo, alla voglia di condividere i problemi. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e in successive occasioni per avviare riflessioni sull'universo femminile italiano attraverso due generazioni. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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