DUE VITE PER CASO

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Amicizia, Famiglia, Giovani, Lavoro
Genere
Drammatico
Regia
Alessandro Aronadio
Durata
88'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Louis Siciliano
Montaggio
Claudio Di Mauro

Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Aronadio, Marco Bosonetto - Fotogr.(Scope/a colori): Mario Amura - Mus.: Louis Siciliano - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 88' - Produz.: Anna e Sauro Falchi per A Movie Productions.

Interpreti e ruoli

Lorenzo Balducci (Matteo Carli), Isabella Ragonese (Sonia), Ivan Franek (Ivan Janacek), Riccardo Cicogna . (Sandro Corvino), Sarah Felberbaum (Letizia), Monica Scattini (Ilaria Carli), Teco Celio (Pietro Carli), Rocco Papaleo (Bertano), Ivano De Matteo . (Capranica), Niccolò Senni (Heinrich), Roberta Fiorentini (Angela), Anna Ferzetti (infermiera), Cristina Rocchetti (Ester), Tatti Sanguineti (professore di filmologia)

Soggetto

Di notte, mentre accompagna all'ospedale l'amico Sandro che si è ferito con una lattina, Matteo non fa in tempo a frenare e tampona una macchina della polizia. Gli agenti lo mettono alle strette e lui finisce in questura. Potrebbe fare causa per maltrattamenti ma l'avvocato consiglia di soprassedere. Così continua nel proprio lavoro al vivaio, che gli piace ma dove è molto sottopagato. In un secondo approccio, si vede che la frenata è stata sufficiente ad evitare il tamponamento. Nella nuova 'versione', i poliziotti si limitano a scendere, controllano che non é successo niente e vanno via. In seguito Matteo, al ritorno a casa, trova una lettera nella quale gli comunicano che la sua domanda di ammissione nei Carabinieri è stata accolta. Eccolo in caserma, nei momenti del duro addestramento. La prima azione cui è chiamato a partecipare é una manifestazione in piazza. Nel tumulto che sta per scoppiare, i due Matteo, il primo e il secondo sembrano trovarsi di fronte come avversari.

Valutazione Pastorale

"Matteo -dice il regista- é la sua stessa generazione, allo sbando, senza punti di riferimento, senza modelli, senza padri, senza maestri, buoni o cattivi che siano. Nessuna luce ad indicare il cammino (...)". In realtà i cammini sono due, che finiscono col trovarsi l'uno di fronte all'altro. Il ritratto del protagonista é aderente e misurato. All'opera prima, Aronadio costruisce un doppio sguardo severo e crudo, in un contesto tuttavia non del tutto desertificato. La famiglia di Matteo rappresenta infatti un decisivo punto di sostegno, ed è semmai il giovane in questo caso a non valutarne in pieno l'importanza. Al di là di riferimenti realistici o di cronaca, é interessante il tono psicologico e esistenziale delle due scelte: lo scarto di incertezza, indecisione, timore che l'una e l'altra comportano. Qualche fragilità nella regia e nel copione ma i temi ci sono e coinvolgono. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in seguito come ritratto generazionale di aderente attualità. Attenzione é da tenere per minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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