Sogg e Scenegg.: Andrew Horn, Dana Ranga - Fotogr.: (Normale/b.n - a colori) Mark Daniels - Mus.: Canti popolari - Montagg.: Guido Krajewski - Dur.: 77' - Produz.: Andrew Horn
Soggetto
Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, i paesi socialisti della cortina di ferro erano generalmente conosciuti per una facciata di tetra austerità e per una vita di grigio rigore. E i film che arrivavano da quelle zone confermavano questa impressione. Nessuno (o certamente pochissimi esperti) ha mai saputo che esisteva in quegli anni anche una cospicua produzione di film musicali che raccontavano storie all'insegna di un allegro senso di umorismo e di una spassosa stravaganza. Questi film (o quello che di essi si è salvato) viene ora in luce e proposto in questa occasione: gli spezzoni dei singoli titoli sono intercalati da interviste con i protagonisti (attori, registi, critici), alcune fatte allora altre oggi a trenta, quaranta anni di distanza. E sono tutti film mai visti in Occidente, la cui rivisitazione rappresenta una scoperta importante e densa di spunti per aggiornare la storia del cinema del dopoguerra all'Est Europa.
Valutazione Pastorale
attraverso la forma del documentario, il film ripropone una realtà che accompagna il cinema si può dire dalla sua nascita: l'uso del film come veicolo di propaganda politica e ideologica. Questi musical socialisti aveva lo scopo di rendere meno dura la vita quotidiana dei cittadini, "distraendoli" da altri problemi? E come era possibile racchiudere ideali del socialismo in un genere considerato come 'il risultato più palese dell'industria capitalistica del divertimento?'. Temi non nuovi, ma che il film aiuta di nuovo a prendere in considerazione con uno svolgimento che si mantiene sempre su livelli semplici e positivi. Dal punto di vista pastorale, il film è quindi da accogliere come accettabile.
Utilizzazione: più che in programmazione ordinaria, il film si consiglia per occasioni particolari, di studio e di ricerca, come incentivo a conoscere e studiare aspetti finora inediti di storia del cinema.