EMMA *

Valutazione
Accettabile, Semplice
Tematica
Donna, Letteratura
Genere
Commedia
Regia
Douglas Mc Grath
Durata
108'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
EMMA
Distribuzione
Cecchi Gori Distri-buzione
Soggetto e Sceneggiatura
Douglas Mc Grath Tratto dal romanzo di Jane Austen
Musiche
Rachel Portman
Montaggio
Lesley Walker

Sogg.: Tratto dal romanzo di Jane Austen - Scenegg.: Douglas Mc Grath - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Ian Wilson - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Lesley Walker - Dur.: 108' - Produz.: Steven Haft, Patrick Cassavett

Interpreti e ruoli

Gwynet Paltrow (Emma Woodhouse), Toni Colette (Harriet Smith), Alan Cumming (Signor Elton), Jeremy Northam (Signor Knightley), Ewan McGregor (Frank Churchill), Greta Scacchi (Signora Weston), Juliet Stevenson (Signora Elton), James Cosmo, Sophie Tompson, Polly Walker, Phyllida Law, Denys Hawtorne, Kathleen Byron, Edward Woodall

Soggetto

Agli inizi del 1800, la giovane Emma Woodhouse vive in modo confortevole con il padre vedovo nella cittadina di Highbury. Quando la sua governante ed amica lascia la casa per sposare un vicino, Emma si pone il problema di come aiutare anche gli altri a vivere im modo altrettanto felice e sereno. Decide allora di trovare un marito ad Harriet Smith, ragazza semplice e timida. Questa decisione mette in moto una intricatissima serie di operazio-ni tra la buona borghesia della cittadina. In occasione di feste, ricevimenti, visite da una casa all'altra, nascono intese, si creano equivoci, incomprensio-ni, litigi e riappacificazioni. Per due volte Emma crede di aver trovato il marito giusto e per due volte sbaglia. Harriet pensa di essere attratta dal signor Knightley, cognato di Emma e suo grande estimatore. La situazione infine viene sbrogliata proprio da Knightley, che dichiara il suo amore ad Emma, benfelice di ricambiarlo. E Harriet torna con il signor Martin, col quale già aveva iniziato un rapporto, prima che Emma decidesse che quello non era l'uomo giusto.

Valutazione Pastorale

Impeccabile nella ricostruzione d'epoca, nei costu-mi, negli ambienti, negli arredi, il film è affidato per intero ad un dialogo fit-to e serrato, che si fa via via più insistente fino a diventare una sorta di ban-co di prova per i vari personaggi, uno spartiacque tra chi vi partecipa e chi rimane fuori. Le manovre sentimentali come occupazione prevalente diven-tano il simbolo di una società adagiata su se stessa, povera di grossi valori, che il film fotografa con gusto quasi da entomologo. Dal punto di vista pastorale, è da accogliere positivamente questa acuta radiografia di un mon-do quasi a sè stante, con i suoi pregi e i suoi difetti, fatta senza compiacimen-ti o retorica. Per il resto, il film può essere seguito in maniera facile e sempli-ce. Utilizzazione: Per quanto dal taglio un po' particolare (tipo i contempora-nei "Ragione e sentimento" e "Persuasione"), il film può essere programma-to in giornate ordinarie e festive, come spettacolo di immediata fruizione. Più appropriata l'utilizzazione in contesti ristretti, per riflettere sul ruolo della donna nell'Ottocento, sulla situazione delle classi borghesi, sul rapporto cinema-letteratura, essendo il film, come i due sopra citati, tratto da un romanzo della scrittrice inglese Jane Austin (1775-1817).

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV