ESTATE ROMANA

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Giovani, Lavoro, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Matteo Garrone
Durata
90'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Banda Osiris
Montaggio
Marco Spoletini

Orig.: Italia (2000) - Sogg. e scenegg.: Matteo Garrone, Massimo Gaudioso con la collaborazione di Attilio Caselli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gian Enrico Bianchi - Mus.: Banda Osiris - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 90' - Produz.: Archimede, BiancaFilm in associazione con Istituto Luce.

Interpreti e ruoli

Rossella Or (Rossella), Salvatore Sansone (Salvatore), Monica Nappo (Monica), Victor Cavallo (Victor), Simone Carella (Simone), Rosellina Neri (Rosellina), Paolo Sassanelli (poliziotto), Giuseppe Arena . (Beppe)

Soggetto

Scenografo napoletano piuttosto pigro e svogliato, Salvatore vive in un grande appartamento dalle parti di piazza Vittorio a Roma. Ad aiutarlo c'è la sua assistente Monica, una ragazza separata con una bambina che cerca di far crescere per il meglio, anche se la suocera minaccia di portargliela via e le liti sono sempre molto accese. Salvatore deve portare a termine la realizzazione delle scene di uno spettacolo di 'teatro-danza' ispirato a 'Guerre stellari'. Il lavoro però procede a rilento, il regista mostra impazienza, e, mentre Monica opera su alcuni pianeti, Salvatore ritocca un enorme mappamondo che ha invaso gran parte del suo studio. Una mattina di luglio, senza preavviso, torna Rossella, la padrona di casa, attrice nota nel teatro di ricerca anni '70, ora emarginata e bisognosa di riallacciare vecchie amicizie. Salvatore, Monica e Rossella cominciano una inevitabile e faticosa convivenza. Vistosi rifiutato dal regista il mappamondo, Salvatore, ormai del tutto privo di stimoli, decide di vendere l'ingombrante oggetto. Caricatolo sulla macchina, Salvatore e Rossella escono da Roma alla ricerca di uno stabilimento balneare dove dovrebbero incontrare alcuni amici. Dopo aver perso tempo in alcune inutili contrattazioni, Salvatore imbocca la via del mare. Trovato non senza difficoltà lo stabilimento, i tre vi si fermano. Rossella fa amicizia con un ragazzo che, dopo un po', accusa un malore e in breve muore. Inn un clima quasi di intontimento, Salvatore e Rossella fanno ritorno a casa.

Valutazione Pastorale

Ritrattino disordinato e frammentario di un microcosmo romano ormai alla deriva. Quasi tutto sa di già visto e già detto. Siamo dalle parti di quel cinema 'minimalista' che vuole essere povero, dimesso, silenzioso con l'ambizione di diventare affresco e 'voce' generazionale. Si può dire che l'ambientazione in una Roma sottosopra per i cantieri del Giubileo ha momenti anche efficaci, ma il torpore sociale ed esistenziale del protagonista e dei suoi comprimari a lungo andare perde freschezza e diventa maniera, ripetizione, snobismo. La regia del giovane Garrone si sforza di essere antropologica, di guardare 'dentro' i personaggi, ma l'orizzonte resta limitato. Si sconta, come al solito, una inesorabile fragilità compositiva, che non fa mai lievitare il racconto. Ne deriva che tutto resta a livello di incompiutezza, e che anche le psicologie non hanno modo di imporsi con la giusta forza. Dal punto di vista pastorale, l'andamento a corrente alternata e la mancanza di una reale sostanza narrativa fanno propendere per la valutazione del discutibile, sottolineando le ambiguità di alcuni passaggi. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film può essere utilizzato in occasioni mirate, come esempio, sia pure irrisolto, di fotografia italiana contemporanea.

Le altre valutazioni

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