FA’ LA COSA SBAGLIATA – The Wackness

Valutazione
Complesso, scabrosità
Tematica
Droga, Famiglia - genitori figli, Giovani, Matrimonio - coppia, Sessualità, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Jonathan Levine
Durata
96'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Wackness
Distribuzione
Fandango Distribuzione
Musiche
David Torn
Montaggio
Josh Noyes

Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg. e scenegg.: Jonathan Levine - Fotogr.(Scope/a colori): Petra Korner - Mus.: David Torn - Montagg.: Josh Noyes - Dur.: 96' - Produz.: Keith Calder, Felipe Marino, Joe Neurauter - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Ben Kingsley (dott. Squires), Josh Peck (Luke Shapiro), Famke Janssen (sig.ra Squires), Olivia Thirlby (Stephanie Squires), Mary Kate Olsen (Union), Jane Adams (Eleanor), Method Man (Percy), Aaron Yoo (Justin), Talia Balsam (sig.ra Shapiro), David Wohl . (sig. Shapiro)

Soggetto

New York, 1994. Il sindaco Giuliani ha emanato norme rigide per combattere il problema del crimine dilagante. Il giovane Luke, appena diplomatosi, ha un'estate da passare in città prima di andare al college. Luke fa lo spacciatore e, tra i suoi clienti, c'è Squires, psicologo di scarso valore, sposato con una donna in terapia di recupero che ha già una figlia, Stephanie, coetanea di Luke. Alcool e droga scorrono a casa Squires. I due giovani si vedono e decidono di uscire insieme. Luke é ancora vergine, e Stephanie si incarica di provvedere per risolvere il problema. Oltremodo depresso, lo psicologo si lascia andare, e i due sembrano decisi a separarsi. L'estate sta per finire, e Luke dice per telefono a Stephanie che l'ama. Lei non risponde, lui va a casa sua, la trova con un altro, la lascia deluso. E' il momento del distacco.

Valutazione Pastorale

La prima cosa è tenere in mente la data. 1994: ci sono i cercapersone e non i cellulari, c'è l'hip hop di moda, ci sono sulla scena musicale Tupac e Notorius, Kurt Cobain si è tolto la vita da poco. I due protagonisti principali, Luke e Squires, appartengono a generazioni diverse e lontane tra loro ma sono accomunati da un identico relativismo esistenziale. Incombe su loro e forse sulla città l'incapacità di progettare il futuro, il disinteresse per l'altro, l'estraneità a certi valori diventati nebulosi. La facilità di ottenere e consumare droga rompe tutte le resistenze e sviluppa uno sfrenato egocentrismo. Luke, il più giovane, fa i conti con questo muro di cinismo e ne resta scottato. La regia di Levine, incisiva e pungente, vale più del racconto, qua e là un po' compiaciuto e insistito: il velo di negatività appare fitto e c'è una sorta di 'amoralità' che rende tutto 'normale'. Mai Luke si interroga sul proprio ruolo di spacciatore. La storia ha dunque accenti certo problematici, tuttavia non esenti da qualche eccesso di scrittura. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso e non privo di scabrosità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente che non ogni tipo di pubblico può entrarvi in sintonia. C'è il divieto ai 14 anni e dunque molta attenzione é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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