Il film è in distribuzione sulla piattaforma TimVision
Interpreti e ruoli
Fabio Fognini (se stesso), Flavia Pennetta (se stessa), Francesca Schiavone (se stessa), Novak (Nole) Đoković (se stesso), Corrado Barazzutti (se stesso), Javier Zanetti (se stesso), Christian Vieri (se stesso)
Soggetto
Il campione di tennis italiano Fabio Fognini si racconta in un documentario, ripercorrendo la sua carriera e condividendo la sua battaglia con l'infortunio (2020) alle caviglie per tornare in campo...
Valutazione Pastorale
Per TimVision l’anno nuovo si è aperto con un documentario dedicato al mondo del tennis, a uno dei suoi campioni nel segno del tricolore italiano. Parliamo di “Fabio. Prendere o lasciare”, doc diretto da Giuseppe Marzo e dedicato al tennista sanremese Fabio Fognini, entrato nella top ten mondiale del circuito ATP (del 2019 è la vittoria al Masters di Monte-Carlo). Non si tratta però di un semplice biopic, bensì del racconto di un anno speciale: l’infortunio, l’operazione alle caviglie e il difficile ritorno sul campo, quando fuori in Italia e nel resto del mondo esplodeva la pandemia da Covid-19. L’incipit del documentario può apparire piuttosto semplice e basico, forse anche nel segno del già visto – si ricorda infatti il doc su Prime Video “Resurfacing” (2019), caduta e risalita del campion inglese Andy Murray –; man mano però che procede la narrazione si entra in partita con la storia, con il suo protagonista e il suo meraviglioso clan familiare-sportivo. È lì che emerge il bello della narrazione, vedere un campione che non lotta da solo per tornare a gareggiare, ma si trova sempre acconto la moglie, la nota tennista Flavia Pennetta (vincitrice degli US Open nel 2015,), i suoi due figli, come pure i genitori o il granitico allenatore Corrado Barazzutti. Vicino a Fognini ci sono anche tanti amici, soprattutto colleghi sportivi come il mitico Novak (Nole) Đoković, la tennista Francesca Schiavone, storica vincitrice del Roland Garros nel 2010, così come le glorie del calcio Javier Zanetti e Bobo Vieri. Nel documentario, girato con stile realistico, scarno, emerge dunque un bel ritratto di Fognini, andando oltre i suoi noti temperamenti: si capisce sì che è un campione con talento, che ha ancora da dire sul campo, ma che soprattutto è un uomo risolto e amato, e che sa amare come pure essere prossimo ai suoi cari. “Fabio. Prendere o lasciare”, seppur dalla struttura lineare, regala belle emozioni, il racconto di un uomo chiamato a dimostrare la sua grandezza non solo sulla terra rossa ma anche nella vita. Dal punto di vista pastorale il doc “Fabio. Prendere o lasciare” è consigliabile, semplice e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il documentario è utile per dibattiti sui temi dello sport, della formazione sportiva, della lotta alla malattia, le dinamiche relazionale in famiglia, il rapporto di coppia e genitori-figli.