FAVOLE

Valutazione
Raccomandabile, poetico**
Tematica
Bambini, Famiglia - genitori figli, Letteratura
Genere
Fantastico
Regia
Charles Sturridge
Durata
97'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Fairy tale : a true story
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Ernie Contreras tratto da un racconto di Albert Ash, Tom Mc Loughlin
Musiche
Zbigniew Preisner
Montaggio
Peter Coulson

Orig.: Gran Bretagna (1997) - Sogg.: tratto da un racconto di Albert Ash, Tom Mc Loughlin - Scenegg.: Ernie Contreras - Fotogr. (Panoramica/a colori): Michael Coulter - Mus.: Zbigniew Preisner - Montagg.: Peter Coulson - Dur.: 97' - Produz.: Wendy Finerman, Bruce Davey.

Interpreti e ruoli

Florence Hoath (Elsie Wright), Elizabeth Earl (Frances Griffiths), Paul Mc Gann (Arthur Wright), Phoebe Nicholls (Polly Wright), Peter O' Toole (Arthur Conan Doyle), Harvey Keitel (Harry Houdini), Tim Mc Innerny (John Ferret), Bob Peck (Harry Briggs), Bill Nighy (E. L. Gardner), Anthony Calf (Geoffrey Hodson), James Danaher (Joseph), Jim Wiggins (Albert), Chris Williams (Sir Oliver Lodge), Anton Lesser (caporale), Peter Wight (editore), Lynn Farleigh . (sig. ra Thornton)

Soggetto

Nell'estate del 1917, mentre infuria la prima guerra mondiale, Frances Griffith, una bambina di dieci anni, e la sua cuginetta Elsie si intrufolano di nascosto in un giardino armate di una nuovissima macchina fotografica MIDG: quando escono, hanno scattato fotografie che ritraggono un gruppo di fate apparse tra fiori ed alberi. La notizia in breve si diffonde: prima i genitori, poi la Mayfair Society, i giornalisti, gli esperti di fotografia, gli spiritualisti, tutti a cercare una ragione per credere in un mondo magico. Prima la piccola cittadina dello Yorkshire, poi il resto del mondo cominciano a disquisire su ciò che stava succedendo in quel giardino, che nell'immaginazione della gente si era trasformato in un paesaggio incantato abitato da creatura di sogno. In particolare due figure di rilievo del periodo si trovano a scontrarsi: Sir Arthur Conan Doyle, e Harry Houdini. Il rapporto tra i due è dominato dal dibattito sulla natura dello spiritismo. Coyle, credente e provato dalla perdita in guerra di un figlio, é portato a credere alla 'realtà' profonda delle foto; Houdini é più scettico e realista, vuole svelare l'imbroglio e dimostrare che si tratta solo di illusioni. Mentre la corrispondenza tra loro procede in modo intenso e vivace, le bambine tornano ancora nel giardino. E insieme tornano anche le fate.

Valutazione Pastorale

Il racconto condensa alcuni eventi realmente accaduti a partire dal 1917 ma che vennero alla luce solo quattro anni dopo. Doyle pubblicò nel 1922 "The coming of the Fairies", in cui la storia delle fate si intrecciava con una serie di osservazioni di fenomeni scientifici. Nel 1923, quando la spinta dell'opinione pubblica si era fatta troppo pressante, Elsie emigrò in America. Agli inizi degli anni '8O, Frances e Elsie rivelarono che le fotografie in realtà erano dei falsi. Lo spunto é accattivante, lo svolgimento ha tocchi di bella originalità. Ne esce una storia ben costruita sul piano ambientale ed emozionale: si cerca di mettere insieme l'importanza della fiaba nello sviluppo e nella crescita dell'infanzia e il bisogno di fantasia anche da parte degli adulti. C'è gran rispetto per quella parte del nostro vivere quotidiano (il territorio dei sogni) che la letteratura (e anche il cinema) hanno identificato come forte e necessaria. Una favola da vedere e da gustare nel sapore delle ambientazioni, dei colori, dei dialoghi. Uno scenario di tono fantastico che si rivolge ai bambini ma può coinvolgere anche i grandi. Dal punto di vista pastorale, il film ha sostanza molto positiva, é da valutare raccomandabile e senz'altro poetico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare e da proporre come spettacolo per bambini e ragazzi in occasioni educative e di svago, anche a livello casalingo.

Le altre valutazioni

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