
Il film è in distribuzione sulla piattaforma Disney+
Interpreti e ruoli
Matilda Lawler (Flora Buckman), Alyson Hannigan (Phyliss), Ben Schwartz (George Buckman), Benjamin Evan Ainsworth (William Spiver), Kate Micucci (Rita), Anna Deavere Smith (Dr.ssa Meescham), Danny Pudi (Miller)
Soggetto
Flora, 10 anni, salva e adotta lo scoiattolo Ulisse. Quando scopre che l’animaletto è dotato di super poteri comincia per i due una serie di esilaranti avventure…
Valutazione Pastorale
Basato sul libro di Kate DiCamillo, (“Flora e Ulisse. Le avventure illustrate”, pubblicato in Italia dall’editrice Il Castoro), vincitore della Newbery Medal, il film “Flora e Ulisse” è disponibile da febbraio 2021sulla piattaforma Disney+. Diretto da Lena Khan – scrittrice e regista canadese-americana alla sua seconda regia dopo “The Tiger Hunter” del 2016 –, il film racconta le avventure di Flora (Matilda Lawler), bambina intelligente e “cinica” (come lei stessa ama definirsi) e del suo amico Ulisse, uno scoiattolo che ha acquisito superpoteri dopo essere stato inghiottito da un aspirapolvere impazzito. Flora è appassionata di fumetti (il film è pieno di citazioni e omaggi ai supereroi della Marvel, ma anche all’universo “Star Wars” e ai Peanuts), soprattutto quelli creati da suo padre George (Ben Schwartz), disegnatore disilluso che lavora in un grande negozio di elettronica, separato, suo malgrado, dalla moglie Phyllis (Alyson Hannigan), una scrittrice di romanzi rosa in cerca di una nuova ispirazione. Nel mondo della bambina ruotano anche Willliam, un ragazzino affetto da cecità isterica, la saggia e disponibile vicina di casa, la Dr.ssa Meescham, l’ottuso e imbranato “accalappia animali” Miller e un gatto isterico. Insieme vivono un crescendo di fughe, inseguimenti, situazioni pericolose e momenti all’insegna dell’amicizia e della serenità familiare. Nel complesso “Flora e Ulisse” si inserisce a pieno titolo nella più pura tradizione Disney, per la leggerezza e il tono fiabesco del racconto, ma soprattutto per l’“happy end”: i buoni trionfano, i cattivi (ma lo sono poi fino in fondo?) sono sconfitti e le situazioni difficili si risolvono aprendo ai protagonisti nuove possibilità e un futuro migliore. Giocato tra realismo e live-action, il film possiede un chiaro respiro educational, indirizzandosi soprattutto a visioni familiari, in particolare con bambini piccoli o preadolescenti. La narrazione, infatti, seppure frizzante ha un tono dolce e lineare, a misura di bambino. Dal punto di vista pastorale il film è da considerare come consigliabile, semplice.
Utilizzazione
l film è da riproporre in programmazione ordinaria, particolarmente adatto a un pubblico familiare. Tra i temi dominanti la famiglia, l’amicizia e il rispetto per le creature. Il film può essere utilizzato in chiave pastorale-educativa come sensibilizzazione su tali temi.