FORTEZZA BASTIANI

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Amicizia, Giovani, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Alessandro Rossi, Michele Mellara
Durata
90'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Soggetto e Sceneggiatura
Michele Mellara, Alessandro Rossi, Ivan Orano Michele Mellara, Alessandro Rossi
Musiche
Gabriele Ceci
Montaggio
Valentina Girodo

Orig.: Italia (2002) - Sogg.: Michele Mellara, Alessandro Rossi - Scenegg.: Michele Mellara, Alessandro Rossi, Ivan Orano - Fotogr.(Panoramica/a colori): Federico Schlatter - Mus.: Gabriele Ceci - Montagg.: Valentina Girodo - Dur.: 90' - Produz.: Tommaso Dazzi per Nauta Film.

Interpreti e ruoli

Duccio Giordano (Rubin), Francesca Magrefi (Queen Mary), Giuseppe Gandini (Benna), Denis Fasolo (Napoleon), Fabian Ribezzo (Pedro), Margherita Rami (Milla), Cinzia Veronesi . (Malinda), Moreno Mari (Guthrie), Michele De Virgilio (Ugo), Felice Andreasi (prof.Monti), Claudio Morganti . (predicatore)

Soggetto

"Fortezza Bastiani" é il nome dato all'appartamento nel centro storico di Bologna in cui vivono quattro ragazzi e ragazze, studenti o ex studenti universitari. Anche loro hanno dei soprannomi: Queen Mary, appassionata di cucina, già laureata, sta preparando il concorso per l'insegnamento; Benna, eterno studente di giurisprudenza, colleziona orologi da parete; Pedro, argentino, estroso attore dell'undergound teatrale; Milla, iscritta a Scienze dell'Educazione. In occasione di una festa in casa, inatteso si presenta Napoleon, studente in carriera, un tempo vicino alla casa e ora accolto con ironia soprattutto da Queen Mary con la quale aveva una relazione. Di lì a poco anche Rubin, laureato in fuga dalla natia Caserta, torna nella casa per cercare di dare corpo alle proprie aspirazioni accademiche. Mentre l'anno accademico va avanti, Benna, stanco di essere mantenuto dal padre, decide di cercarsi un lavoro; Milla esce traumatizzata da un esame; Pedro, impegnato a preparare il nuovo spettacolo, conosce e si innamora di Malinda; Rubin litiga con qualche professore. In questa situazione di caos, Napoleon propone a Queen Mary di lasciare Bologna e cambiare vita. E' il momento delle scelte. Dopo lo spettacolo, Pedro dice a Malinda che vuole andare a Barcellona. Mentre il prof. Monti viene trovato morto, forse suicidatosi, Benna accetta un lavoro in una discarica; Queen Mary fa sapere che se sarà accettata andrà a Seattle; Napoleon accetta un'offerta a Boston. Rubin fa l'esame di dottorato. Tutto ben vestito, Benna si aggira soddisfatto tra gli orologi.

Valutazione Pastorale

Il titolo é un omaggio che i ragazzi della casa dedicano al protagonista de "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati. Come nel romanzo il capitano Drogo attende tutta la vita in un avamposto sul nulla l'attacco dei Tartari che arriverà solo quando lui sarà troppo vecchio per combattere, così i protagonisti vivono l'università e la città come il terreno di una battaglia mancata. Dicono i due registi: "A lungo ci siamo interrogati su come raccontare la generazione di chi ha tra i 25 e i 30 anni; come poterlo fare senza scadere negli stereotipi, senza essere nostalgici e ideologici. Se ci siamo riusciti è grazie alla tenacia nel ricercare costantemente un midollo di verità nelle relazioni fra i personaggi, nella forma del racconto che è quella di un'epica senza eroi, in cui il bene e il male ci avvolgono come melassa, e la dimensione temporale precipita nell'assurdo tentativo di darle una scansione...". Il quadro che il racconto ritrae é indubbiamente questo: crollati i riferimenti ideologici, assente o vicina allo zero la voglia di impegnarsi politicamente, il microcosmo che abita in quella casa sembra galleggiare in uno specchio d'acqua chiuso, dove qualche generica utopia nasce e scompare in breve tempo. L'assenza di uno slancio vitale impedisce di dare concretezza alla voglia di migliorare se stessi per migliorare anche gli altri. Un condizione generazionale certo non incoraggiante, che il copione disegna con sufficiente aderenza, in certi momenti con qualche compiacimento e ripetizione, in altri con maggiore realismo. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, certo problematico e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si indirizza per occasioni mirate, come avvio ad una riflessione sullo 'stato di salute' dell'ultima generazione studentesca italiana, e anche su quello dell'università.

Le altre valutazioni

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