
Orig.: Gran Bretagna (2008) - Sogg. e scenegg.: Gerald McMorrow - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Davis - Mus.: Joby Talbot - Montagg.: Peter Christelis - Dur.: 94' - Produz.: Jeremy Thomas.
Interpreti e ruoli
Eva Green (Emilia), Ryan Philippe (David), Sam Riley (Milo), Bernard Hill (Peter), Kika Markham (Naomi), Richard Coyle (Dan), Susanna York (Margaret), Art Malik (Tarrant), Mark Wingett . (Frank)
Soggetto
Da una parte la Londra contemporanea, dall'altra la Città di Mezzo, metropoli immaginaria. Nei due contesti si muovono alcuni personaggi alla ricerca del proprio equilibrio: l'anziano Peter che non ha più notizie del figlio; Milo, giovane traumatizzato che parla con una donna immaginaria; Emilia, studentessa con tendenze suicide in lite con la mamma; David, vigilante mascherato. Finisce che le varie vicende si incrociano in una città sola, per tutti arriva la resa dei conti.
Valutazione Pastorale
La città vera e quella immaginata, ossia la vita reale e quella sognata: traumi e disarmonie esistenziali compongono questo sfrangiato quadro, specchio (probabilmente) del disordine contemporaneo. I rapporti genitori/figli, il lavoro, le guerre che l'Europa va a combattere lontano, la cultura, la solitudine: c'è questo, e ci sono (ci sarebbero) altre suggestioni in uno svolgimento di grande suggestione, onirico e con qualche tratto visionario. La ricerca filosofica però si fa troppo raffinata e le fila del racconto sfuggono dalle mani del regista. Resta una costruzione con forte impronta anglosassone (nella Città di mezzo la religione é obbligatoria e ognuno ne dichiara una a piacere) attraversata da pessimismo fatalista e da un certo amaro abbandono a se stessi e al destino. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso e nell'insieme velleitario. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto accennato sopra. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.