GANGSTER N°1

Valutazione
Discutibile, violento
Tematica
Male, Potere, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Paul McGuigan
Durata
103'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Germania, Gran Bretagna
Titolo Originale
Gangster n°1
Distribuzione
Fandango
Soggetto e Sceneggiatura
Johnny Ferguson tratto da un testo teatrale di Louis Mellis e David Scinto
Musiche
John Dankworth
Montaggio
Andrew Hulme

Orig.: Gran Bretagna/Germania (2000) - Sogg.: tratto da un testo teatrale di Louis Mellis e David Scinto - Scenegg.: Johnny Ferguson - Fotogr.(Normale/a colori): Peter Sova - Mus.: John Dankworth - Montagg.: Andrew Hulme - Dur.: 103' - Produz.: Jonathan Cavendish, Norma Heyman.

Interpreti e ruoli

Malcom McDowell (gangster a 55 anni), David Thewlis (Freddie Mays), Paul Bettany (gangster da giovane), Saffron Burrows (Karen), Kenneth Cranham (Tommy), Jamie Foreman (Lennie Taylor), Doug Allen (Mad John), Razaaq Adoti. (Roland), Eddie Marsan (Eddie Miller)

Soggetto

Ridono e scherzano alcuni vecchi amici, mentre si svolge un incontro di boxe. Arriva la notizia che Freddie Mays sta uscendo dal carcere, e Gangster, che è nel gruppo, ha una smorfia di disappunto. Subito con la memoria torna al 1968. Gangster, malvivente alle prime armi, entra nella banda di Freddie, boss della criminalità che ama lusso e denaro. In breve tempo, Gangster diventa il preferito del capo, il più fedele e severo. Quando giunge al culmine la guerra con il clan rivale comandato da Lenny Taylor che colpisce anche Karen, la donna di Freddie, Gangster va da Lenny e lo fa a pezzi con violenza. Sopravvissuto all'attentato organizzato da Lenny, Freddy sta male ma viene incolpato dell'omicidio di Lenny e condannato a trenta anni di carcere. Gangster ora è il n°1. Si aprono gli anni Settanta, poi gli Ottanta, poi i Novanta: Gangster n°1 continua a comandare con il terrore su giochi d'azzardo e rapine varie. Ma adesso i trenta anni sono passati, e Freddie è libero. Esce dal carcere, intenzionato a sposare finalmente Karen. Gangster n°1 lo invita a casa, gli offre di riprendere il posto di boss, lo offende e lo provoca. Ma Freddie non reagisce, é cambiato, getta via al pistola e lo lascia solo. Ormai fuori di testa, Gangster sale sul tetto del palazzo, urla: "Ti farò a pezzi, sono il n°1", e poi si butta.

Valutazione Pastorale

La parte più lunga del copione è dedicata al flash back che ripercorre l'ascesa di Gangster ma la più sostanziosa é quella che vede confrontarsi le psicologie dei due malviventi, fino al conclusivo rovesciamento dei ruoli. Di fronte all'inatteso atteggiamento remissivo di Freddie, Gangster perde le ultime sottili linee di equilibrio e cede al delirio. L'ammirazione del giovane criminale per il boss di successo non si placa e anzi, dopo trenta anni, torna al punto di partenza. Ancora una volta Freddie si mostra più intelligente, più maturo, più furbo, e a Gangster non resta che soccombere. Emerge senza dubbio dal racconto una lucida riflessione sull'abbandono al male, che non porta da nessuna parte, e il protagonista é costantemente disgustoso, non ottiene simpatia e anzi mette tristezza. Elementi di denuncia dunque, a fronte dei quali restano però sequenze lunghe e frequenti di sparatorie, omicidi, massacri. Dal punto di vista pastorale, il film è perciò da valutare come discutibile, e certamente violento. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si indirizza a proposte mirate, nell'ambito del genere 'gangster' o come riflessione sul rapporto tra mente umana e violenza. Molta attenzione è da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.

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