Genitori quasi perfetti

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli
Genere
Commedia
Regia
Laura Chiossone
Durata
87'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Adler Entertainment
Soggetto e Sceneggiatura
Renata Ciaravino, Gabriele Scotti
Fotografia
Manfredo Archinto A.I.C.
Musiche
Michele Braga
Montaggio
Walter Marocchi

Interpreti e ruoli

Anna Foglietta (Simona Riva), Paolo Calabresi (Aldo Luini), Lucia Mascino (Ilaria Luini), Marina Rocco (Sabrina), Elena Radonicich (Giorgia), Francesco Turbanti (Paolo Lanucci), Paolo Mazzarelli (Alessandro), Marina Occhionero (Luisa), Nicolò Costa (Filippo Riva)

Soggetto

Un gruppo di genitori si ritrova in casa di Simona Riva per festeggiare il compleanno di suo figlio Filippo. Tra le coppie a poco a poco emergono profonde differenze nel modo di gestire il rapporto con i bambini…

Valutazione Pastorale

Nel 1943 con “I bambini ci guardano”, Vittorio De Sica metteva in scena una vicenda dal risvolto inquieto e dirompente: si trattava di osservare i figli e le loro reazioni difronte allo sgretolarsi del matrimonio dei genitori. All’interno c’erano sicuramente tante sottostorie, e forse si potrebbe provare a verificare se lo stesso può accadere anche oggi, 76 anni dopo. La citazione serve a mettere a fuoco un primo momento, storicamente famoso, nel quale la frattura genitori/figli ha cominciato a prendere forma e da allora a proseguire seguendo i progressivi cambiamenti della società italiana. Forse questo copione, così variegato, scomposto, difficile da trattare, va letto come un punto di arrivo, lo stato delle cose che bisogna accettare volenti o nolenti. Di fatto da occasione per stare simpaticamente insieme, la festa di compleanno diventa il momento in cui i grandi, i ‘genitori’ arrivano ad una inattesa resa dei conti, che sfocia in rabbia e totale perdita di senso. “Datemi genitori migliori e vi darò un mondo migliore” diceva un sociologo, con qualche ragione. Perché i bambini, in quell’ambiente chiuso, imparano non a crescere, ma a perdere il contatto con la realtà. Così questo film è girato dall’esordiente Laura Chiossone con molta verve ma anche con molti eccessi verbali e visivi. Dal punto di vista pastorale è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di educatori e genitori, in grado di aiutare lo spettatore ad entrare con più consapevolezza nelle fasi del racconto.

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