GIRL 6 – SESSO IN LINEA

Valutazione
Inaccettabile, Ambiguo
Tematica
Donna
Genere
Commedia
Regia
Spike Lee
Durata
108'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
GIRL SIX
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Suzan
Musiche
Prince
Montaggio
Sam Pollard

Sogg. e Scenegg.: Suzan-Lori Parks - Fotogr.: (normale / a colori) Malik Hassan Sayeed - Mus.: Prince -Montagg.: Sam Pollard - Dur.: 108'- Produz.: Spike Lee VIETATO AI MINORI DEGLI ANNI QUATTORDICI

Interpreti e ruoli

Theresa Randle (Judy), Spike Lee (Jimmy), Isaiah Washington (Ex marito di Judy), Jenifer Lewis (Lil), Quentin Tarantino (se stesso), John Turturro (Murray), Debi Mazar (Girl 39), Peter Berg, Michael Imperioli, Dina Pearlman, Maggie Rush, Kristen Wilson, Naomi Campbell

Soggetto

Judy, attrice teatrale di colore, non ama i compromessi. Così, quando il celebre regista Quentin Tarantino le chiede, durante un provino, di spogliarsi, sia pur parzialmente, lei rifiuta con grande sconcerto di Murray, il suo agente. Judy le prova tutte: volantinaggio per corsi di informatica; com-parsa cinematografica; particine teatrali. Delusa approda al mondo delle hot-line: paga alta, orario non gravoso, nessun contatto, se non telefonico, col pubblico. Lil, la direttrice dell'azienda, una mulatta esperta e protettiva, si accorge che "Girl Six" (questi il nome assunto da Judy) ha molte capacità interpretative. Superato l'imbarazzo iniziale con l'aiuto di "Girl 39" ben pre-sto essa diviene la preferita degli utenti, tanto pervertiti quanto infantili e fru-strati. Invano l'amico e vicino di casa Jimmy, collezionista di celebri firme sportive, tenta di frenare il crescente entusiasmo di "Girl Six" per il lavoro. Ed invano l'ex marito, cleptomane inguaribile, tenta di riavvicinarsi a lei, pregando anche Jimmy di fargli da intermediario. Dopo aver ceduto alla ten-tazione di incontrare un affezionato cliente texano che le dà un appuntamen-to al quale non si presenta, Judy decide, stressata e consigliata da Lil, di con-cedersi una pausa. Ne approfitta per mettersi in proprio con un'altra hot-line di operatrici autonome: ma un maniaco riesce a scoprire il suo indirizzo. Judy si rifugia da Jimmy e gli confida che intende lasciare New York per recarsi a Los Angeles. Salutato affettuosamente anche l'ex marito, che si ren-de conto di non avere più spazi con una nuova figura di donna che gli era completamente sconosciuta, Judy parte per Hollywood. Qui rifiuta nuova-mente di spogliarsi per un nuovo provino e si avvia con passo deciso, sul Sunset Boulevard, verso una nuova vita.

Valutazione Pastorale

La realtà delle hot-line che mettono in moto un giro incredibile di denaro e testimoniano del disagio, dell'immaturità, del grado di frustrazione cui ormai tanti uomini sono giunti, non sembra essere lo sco-po del film. Piuttosto, questa è la cornice nella quale il regista ritaglia, con tocchi ora riusciti, ora decisamente ed inutilmente volgari, il ritratto di una donna volitiva, a suo modo "onesta". Infatti la sua lodevole decisione di non cedere al ricatto dei registi che la invitavano a spogliarsi contrasta non poco con quella di divenire una pornografa vocale, con tutte le bizzarrie ed i com-piacimenti morbosi del caso. La gravità del film, e la sua conseguente peri-colosità per un pubblico giovanile, è il modo di inquadrare la scelta di Judy ed il mondo della hot-line visto dal di dentro: ragazze ironiche, capaci di recitare, di "indossare" mimeticamente la psicologia e le reazioni del tipo femminile richiesto dal cliente. Un quadro certo non privo di interessi psi-coanalitici, ma sostanzialmente desolante.

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