GOODBYE MAMA

Valutazione
Futile, velleitario
Tematica
Donna, Famiglia, Giustizia, Malattia, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Michelle Bonev
Durata
106'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Bulgaria, Italia
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Kiril Donchev
Montaggio
Massimo Quaglia

Orig.: Italia/Bulgaria (2010) - Sogg. e scenegg:: Michelle Bonev - Fotogr.(Panoramica/a colori): Emil Topuzov - Mus.: Kiril Donchev - Montagg.: Massimo Quaglia - Dur.: 106' - Produz.: Michelle Bonev, Giuseppe Maria Corasaniti, Licia Nunez.

Interpreti e ruoli

Michelle Bonev (Jana), Nadia Konakchieva (Teodora), Marta Yaneva (Elena), Tatyana Lolova (Maria), Licia Nunez (Virginia), Julian Vergov (Bogdan), Vesselina Panova (Rositza Doneva), Giuseppe Maria Corasaniti (Giorgio), Ilka Zafirova (Kira), Ani Bakalova . (Vessa)

Soggetto

Dagli anni 60 al Duemila, tra Bulgaria e Italia, si dipanano vita e storie di quattro donne: Maria la nonna, Jana la mamma, Elena e Teodora le due figlie. Grandi attriti separano soprattutto Jana e le due figlie. Ad acuire la tensione c'è appunto l'anziana Maria, che Jana ha rinchiuso in un fatiscente ospizio statale e le ragazze cercano in ogni modo di far uscire. Bisogna fare i conti con avvocati, tribunali, potere e molti soldi...

Valutazione Pastorale

Nata a Burgas, Bulgaria, il 1 ottobre 1971, Michelle Bonev ha scritto del film soggetto e sceneggiatura, lo ha interpretato nel ruolo di Jana, lo ha anche diretto da esordiente. Troppi ruoli tutti insieme forse sono risultati troppo impegnativi, uno a scapito dell'altro. E se la vicenda intergenerazionale non riceve giovamento da un copione troppo frammentario diluito in luoghi e anni affastellati insieme con disinvoltura, la parte più palesemente carente è la regia, che cade in passaggi affrettati, in una drammaturgia approssimativa e scadente, in quadri ambientali spesso poco credibili. Affidato a toni affrettati e tirati via, ogni aspetto anche importante (l'est europeo prima e dopo il 'Muro'; la condizione sociale, i ruoli femminili...) non riesce a porsi sul versante problematico e a suscitare coinvolgimento. Dal punto di vista pastorale, il film è da considerare come futile e nell'insieme velleitario.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presenti i limiti sopra indicati. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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