HANNAH

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Anziani, Carcere, Donna
Genere
Drammatico
Regia
Andrea Pallaoro
Durata
95'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Belgio, Francia, Italia
Titolo Originale
Hannah
Distribuzione
I wonder pictures
Musiche
Michelino Bisceglia
Montaggio
Paola Freddi

Orig.: Italia/Belgio/Francia (2017) - Sogg. e scenegg.: Andrea Pallaoro - Fotogr.(Scope/a col.): Chase Irvin - Mus.: Michelino Bisceglia - Montagg.: Paola Freddi - Dur.: 95' - Produz.: Andrea Stucoviz, John Engel, Clement Duboin - 74^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIE 2017 COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE ATTRICE A CHARLOTTE RAMPLING.

Interpreti e ruoli

Charlotte Rampling (Hannah), Andre Wilms (marito di Hannah), Stephanie Van Vyve (Elaine), Simon Bisschop (Nicholas), Jean Michel Balthazar (Chris), Luca Avallone (Albert), Fatou Traore . (insegnante di recitazione)

Soggetto

In seguito all'arresto del marito, Hannah, donna matura, si confronta con la difficile situazione di una vita in solitudine...

Valutazione Pastorale

All'inizio il marito di Hannah viene arrestato e condotto in carcere. Così la donna resta da sola in un casa vuota e in una solitudine incolmabile. Non sapremo (lo spettatore non saprà) mai quali colpe l'uomo abbia commesso né a cosa sia stato condannato. Ma una parvenza di realismo non interessa l'autore, al quale non resta che pedinare il più possibile il girovagare di Hannah, il suo rigirarsi nell'essere sola, il suo penare alla ricerca di una qualche alternativa (cane, parenti, nipoti...). E' che Pallaoro sbatte con la mdp proprio laddove non ci sono spazi liberi. Così Hannah, che parla assai poco, si riflette nello specchio, percorre lunghi corridoi nella metro, cerca una divagazione che non trova. Se quello che serviva per ravvivare il tutto (la colpa commessa) non si palesa, vuol dire che i delitti non si scontano e non si pagano, socializzare è inutile, uscire da se stessi impossibile. Pallaoro chiude con malinconia una triste metafora sulla dolce afasia dell'agire. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e da sviscerare con dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione orinaria in occasioni di proiezioni d'autore e d'essai. Anche per riflettere sui motivi che hanno indotto la Giuria ad assegnare la Coppa Volpi a Venezia 74 a Charlotte Rampling.

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