HARRY UN AMICO VERO

Valutazione
Accettabile-riserve, Ambiguità, dibattiti
Tematica
Famiglia, Metafore del nostro tempo, Psicologia
Genere
Metafora
Regia
Dominik Moll
Durata
117'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Harry, un ami qui vous veut du bien
Distribuzione
Key Films
Musiche
David Sinclair Whitaker
Montaggio
Yannick Kergoat

Orig.: Francia (2000) - Sogg. e scenegg.: Dominik Moll, Gilles Marchand - Fotogr.(Scope/a colori): Matthieu Poirot-Delpech - Mus.: David Sinclair Whitaker - Montagg.: Yannick Kergoat - Dur.: 117' - Produz.: Michel Saint-Jean.

Interpreti e ruoli

Laurent Lucas (Michel), Sergi Lopez (Harry), Mathilde Seigner . (Claire)

Soggetto

Una famiglia composta dal padre Michel, dalla madre Claire e da tre bambine (Jean, Sara, Iris) si sta dirigendo verso il luogo delle sospirate vacanze. Durante una sosta ad una stazione di servizio, Michel va in bagno e qui incontra Harry, un vecchio compagno di scuola. Grandi feste e poi Harry, che è in compagnia di una ragazza di nome Prune, decide di seguire la famiglia dell'amico e di accettare l'invito a soggiornare nel loro sgangherato casale. I primi momenti sono di allegria, e culminano nella citazione a memoria che fa Harry del primo capitolo di un romanzo di fantascienza pubblicato da Michel sul giornale del liceo. Michel ha una macchina ridotta piuttosto male, e Harry si presenta con un fuoristrada in regalo per lui. Arrivano i genitori di Michel ma devono andare a dormire in albergo. Non visto, Harry ne provoca la morte in un incidente. Un giorno Harry conduce al casale il fratello omosessuale di Michel, Eric, e poco dopo, non visto, lo elimina. Claire affronta Harry e gli dice che Michel è molto turbato per la sua presenza, e lo invita ad andare via in modo definitivo. Harry si allontana, ma la sera torna e dice a Michel che la colpa di quel suo stato di agitazione é tutta di Claire. Poi Harry uccide Prune, che era solo un peso morto, quindi avverte che ora tocca a Claire e alle bambine. In un impeto di ribellione, Michel riesce a divincolarsi e ad uccidere Harry. Quindi va dalla moglie, e le dice che tutto é tornato come prima. Anzi in più lui ora ha riscoperto la voglia di scrivere. E tutti dormono bene.

Valutazione Pastorale

Tutto quello che succede non è la 'realtà' narrata, ma é il soggetto del racconto che Michel scrive, tornando finalmente ad essere creativo dopo un periodo di assenza di ispirazione. La storia principale, dunque, quella che occupa il primo livello del film, è metafora, serve a veicolare lo sdoppiamento, a dare forma all'alter ego. Harry é Michel nella sua parte peggiore, quella insoddisfatta e non cresciuta. Per Michel, Harry significa l'incontro con le proprie pulsioni profonde. Bisogna uccidere l'amico (o il fratello) per eliminare gli aspetti negativi, le tentazioni, la scappatella, il tradimento. Il copione é la storia di un viaggio durante il quale succede tutto quello che scatena le ricerche motivazionali del protagonista. Tutto sembra chiaro, ma tutto potrebbe essere rovesciato. Come in un gioco di specchi, il 'non-realismo' potrebbe essere solo un'altra faccia, quella malvagia, di un realismo che inquina anche le situazioni migliori. Resta quindi al film un taglio duro, compatto, propositivo, che lo rende interessante e, dal punto di vista pastorale, lo fa valutare come accettabile, anche se riserve sono doverose per l'ambiguità sopra delineata da approndire in eventuali dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Da proporre per temi, quali la famiglia, lo sdoppiamento di personalità, la creatività.

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