HERMANO

Valutazione
Accettabile, problematico
Tematica
Amicizia, Giovani, Mafia, Sport
Genere
Drammatico
Regia
Giovanni Robbiano
Durata
98'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Sharada Film
Musiche
Pasquale Filastò
Montaggio
Marco Spoletini

Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Riccardo Aprile, Marcello Olivieri, Giovanni Robbiano - Fotogr.(Panoramica/a colori): Pietro Sciortino - Mus.: Pasquale Filastò - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 98' - Produz.: Gam Film, Lux Factory - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Ignazio Oliva (Antonio Sterni), Rade Serbedzija (Carlos Avileda), Cristina Moglia (Franziska), Paolo Villaggio (Eugenio), Lucjia Serbedzija (Fulvia), Emir Kusturica (Chomsky), Andrea Riccardo Bruschi (Marotta), Elena Presti (Conchita), Mate Parlov . (trainer)

Soggetto

In Puglia il giovane Antonio riceve dal boss locale Eugenio l'incarico di portare in regalo una lussuosa macchina ad un 'collega' russo residente a Stoccolma. Antonio, il cui padre morto anni prima, era grande amico di Eugenio, parte subito ma, alla prima sosta, si fa coinvolgere in una rissa dalla quale lo salva il rude Carlos. Costui gli chiede un passaggio e da allora i due non si separano più, nonostante liti furibonde, incomprensioni, dissapori. A Stoccolma Carlos, che in Argentina era stato pugile di valore, capisce che Antonio è stato mandato a morire. Così si sostituisce a lui, va all'untamento, consegna la macchina e subito dopo alcuni sicari gli sparano. Troppo tardi Antonio ha compreso la situazione. Ma ora, rientrato a casa, ricorda tutto: anche il padre é stato in realtà eliminato dal perfido Eugenio. Così non gli resta che affrontarlo di nuovo e stavolta sparargli per primo.

Valutazione Pastorale

Girato nel 2000-2001 e completato nel 2003 (vi si parla ancora di 'lire'), il film esce nel 2007 in poche, sporadiche situazioni distributive. Ma non è certo peggio di tanti titoli italiani visti di recente e ampiamente pubblicizzati. Il copione da 'road movie' risente di qualche prevedibilità, alcuni attori recitano forse con poche motivazioni (Paolo Villaggio nel ruolo del boss Eugenio), ma la vigorosa presenza di Rade Serbedzija nel ruolo di Carlos riscatta il tono drammatico della vicenda. La regia di Robbiano scava con una certa pertinenza nel percorso realistico e insieme psicologico dei personaggi, riuscendo a tenere in piedi una certa unitarietà dello svolgimento. Il film quindi si lascia vedere, soprattutto nel riuscire a mettere a nudo la fragilità caratteriale dl giovane Antonio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme problematico. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film é da utilizzare in contesti mirati, come occasione di confronto con un prodotto italiano di piccolo budget ma di qualche interesse. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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