HOTEL TRANSYLVANIA

Valutazione
Consigliabile, brillante
Tematica
Adolescenza, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Genndy Tartakovsky
Durata
91'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Hotel Transilvania
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Baynham, Robert Smigel Todd Durham, Dan Hageman & Kevin Hageman
Musiche
Mark Mothersbaugh
Montaggio
Catherine Apple

Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: Todd Durham, Dan Hageman & Kevin Hageman - Scenegg.: Peter Baynham, Robert Smigel - Fotogr.(Panoramica/a colori) - Mus.: Mark Mothersbaugh - Montagg.: Catherine Apple - Dur.: 91' - Produz.: Michelle Murdocca.

Interpreti e ruoli

Dracula (voce italiana: Claudio Bisio), Mavis (v.i.: Cristiana Capotondi), Jonathan., Frankenstein, Eunice e gli altri protagonisti della storia d'animazione.

Soggetto

Dopo molta attesa, Dracula è riuscito finalmente a diventare proprietario dell'Hotel Transylvania, un lussuoso albergo a 5 stelle. Qui può accogliere con tranquillità tutti i mostri con le rispettive famiglie. Arrivano la Mummia, Frankenstein, l'Uomo Invisibile, i Licantropi e tanti altri. Nell'hotel c'è anche Mavis, la figlia adolescente di Dracula. La ragazzina vorrebbe uscire e conoscere il mondo fuori, ma il padre si oppone. Quando, per accontentarla, l'accompagna in Paese, succede che un gruppo di zombi interviene minaccioso e li costringe al rientro. In realtà si è trattato di un trucco, una invenzione del genitore per togliere entusiasmo alla figlia. Quello che Dracula non poteva prevedere è l'arrivo casuale nel castello di Jonathan, un ragazzo girovago e pieno di entusiasmo. Costui conquista ben presto la simpatia di Mavis. L'affetto che nasce tra loro deve passare attraverso innumerevoli ostacoli e incomprensioni. Fino a quando anche Dracula, divenuto cortese e comprensivo, intenzionato a favorire la felicità della figlia, si arrende e lascia i due ragazzi liberi di vivere la loro storia.

Valutazione Pastorale

Di questo film d'animazione, curato da un ideatore esperto e fantasioso come Tartakovski, bisogna dire che è un esempio ideale: di come un copione per niente nuovo e anzi quasi prevedibile nella evoluzione simbolica dell'assunto possa diventare una storia divertente e frizzante, sorretta da tantissime trovatine, dettagli garbati, particolari inattesi. Così alla conclusione che non esistono barriere divisorie e che i mostri non devono sentirsi discriminati ma hanno la possibilità di interagire e comunicare con gli umani, si arriva dopo una serie di schermaglie rapide e argute, incorniciate da un disegno morbido e armonioso. Una favola riuscita, con finalità educative senza avere pretese didascaliche per un film che, dal punto divista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito in molte ocasioni come proposta per bambini e famiglie.

Le altre valutazioni

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