I DOMINATORI DELL’UNIVERSO

Valutazione
Accettabile, Semplicistico
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Gary Goddard
Durata
106'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MASTER OF THE UNIVERSE
Distribuzione
I.I.F.
Soggetto e Sceneggiatura
David Odell
Musiche
Bill Conti
Montaggio
Anne V. Coates

Sogg. e Scenegg.: David Odell - Fotogr.: (normale/a colori) Hanania Baer - Mus.: Bill Conti - Montagg.: Anne V. Coates - Dur.: 106' - Produz.: Golan-Globus

Interpreti e ruoli

Dolph Lundgren (He-Man), Frank Langella (Skeletor), Billy Barty (Gwildor), Jon Cypher (Man-At-Arms), Courteney Cox (Julie Winston), James Tolkan (Lubic), Chelsea Field (Tecla), Roberi Duncan (Kevin), Meg Foster (Evil-Lyn)

Soggetto

deciso com'è ad impadronirsi di tutti i Regni delle Galassie, il malvagio Skeletor, despota di Eternia, deve vincere le forze della Maga Benevola durante il plenilunio e l'ha fatta all'uopo prigioniera nella corte in cui egli vive, assistito dalla guerriera Evil-Lyn e contornato da neri sgherri. L'eroe He-Man, insieme al prode Man-At-Arms ed alla figlia di costui Tecla, si propone di recuperare la Maga loro Signora, utilizzando una "chiave cosmica" inventata dal Nano Gwildor per aprire accessi negli spazi. Ma un errore nel codice dell'apparecchio fa cadere, insieme a loro, la chiave, a Colby in California, dove la raccolgono due giovani innamorati Julie e Kelvin il quale, essendo musicofilo, scambia l'oggetto munito di tastiera per uno strumento musicale. È da qui che cominciano avventure, trappole mortali e sparatorie tra i soldati e i mercenari di Skeletor, spediti in missione in cerca della chiave, gli stessi Kevin e Julie, nonché l'eroe e i suoi amici, passando così l'apparecchio dagli uni agli altri in una palestra data alle fiamme dai cattivi, mentre un commissario di polizia, convinto che l'incendio sia opera del ragazzo, sequestra la chiave. Kevin, Julie e l'eroe contattano il commissario Lubic per riprenderla, mettendolo al corrente dei segreti che essa nasconde, ma una nuova incursione dei fidi del despota che intanto scorrazza nel cielo californiano su di una macchina volante rende di nuovo inutilizzabile la chiave. Purché i suoi amici abbiano salva la vita, He-Man si consegna prigioniero e viene trasportato in catene ad Eternia. Aiutato da Kevin, il Nano riesce infine a ricomporre il motivo che mette in azione il marchingegno, il che apre un accesso nello spazio e tutti, incluso lo sbigottito poliziotto, compaiono alla reggia di Skeletor. Nello scontro Skeletor-He Man, voglia di stravincere e dominare l'Universo da un lato, coraggioso rifiuto di sottomettersi dall'altro, l'eroe spezza le catene, sconfigge Skeletor, che piomba impotente nel vuoto degli spazi siderali, mentre l'altro si autoproclama Signore di Eternia, per il trionfo del Bene e della Pace. Solo i due giovani tornano sulla terra: tutto non è stato che il fantastico sogno di una sola notte, fatto dalla graziosa Julie, ben felice di ritrovare dalle nostre parti genitori e innamorato.

Valutazione Pastorale

gli elementi sono quelli consueti: raggi coi micidiali, macchine volanti, guerrieri che sono un misto di Rambo spaziale e culturismo (un vero trionfo per i deltoidi), in contrasto con scherani neri e sinistri come le SS di sinistra memoria, con l'aggiunta di una Maga Benevola (quanto anemica) e di un nano dalle orecchie puntate. Tutto ciò è inquadrato (a parte le sequenze della notte californiana) in una reggia galattica di cartapesta, zeppa di barocchismi e di tanto, tantissimo kitch. La fracassona vicenda si saprà solo alla fine che si è trattato di un sogno della giovanissima Julie è di per sé assai macchinosa e ripetitiva. Sulle piste dell'aggeggio inventato dal nano-aggeggio che è un connubio fra un piccolo missile ed una specie di carciofone metallico allungato, con tastiera da strumento musicale c'è infatti un sacco di gente, che spara, strappandosi a turno dalle mani quella chiave a quanto pare prodigiosa. D'altro canto, con tanti film, che obbligano i cinèfili all'ansiosa ricerca della chiave di lettura, qui almeno la chiave c'è, si vede e, alla fine, si sente, con un motivetto semplice semplice, un codicetto proprio da nulla, che apre però l'accesso a spazi infiniti, per lo scontato trionfo del Bene sul Male. Il che è sempre consolatorio. Vistosi, ma notevoli, come è naturale, alcuni degli effetti speciali.

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