Sogg.: Djordje Nblicevic, Robert Mark Kamen - Scenegg.: Lyle Kessler, Robert Mark Kamen - Fotogr.: (normale/a colori) Tak Fujimoto - Mus.: Brad Fiedel - Montagg.: Peter Zinner, Harry B. Miller III - Dur.: 99' - Produz.: Frank Price, Steve Roth
Interpreti e ruoli
James Marshall (Tommy Riley), Cuba Gooding Jr. (Lincoln), Brian Dennehy (Jimmy Horn), Robert Loggia (Pappy Jack), Ossie Davis (Noah), Jon Seda (Romano), Cara Buono (Dawn), Lance Slaughter, T.E. Russell
Soggetto
trasferitosi col padre in poche stanze squallide in un quartiere malfamato della zona sud di Chicago a motivo della sfortuna del genitore, giocatore d'azzardo e gran bevitore il liceale Tommy Riley, di recente orfano di madre, si trova spaesato e senza amici nel nuovo ambiente, alle prese col teppismo quotidiano di coetanei neri e bianchi e con la violenza di gruppi esperti in ogni genere di sopraffazione. Già campione di pugilato nella squadra di provenienza, Tommy ha ben presto occasione di misurarsi con questi ultimi, salvando dal pestaggio Lincoln, un pugile nero da essi selvaggiamente aggredito, e guadagnandosene l'amicizia. Ma ha pure la sorpresa di una visita di creditori del padre, che lo intimoriscono con oscure minacce, se il debito non verrà saldato in tempo. Rimasto solo a causa della partenza del padre che ha finalmente trovato lavoro Tommy accetta di fare il lavapiatti presso una tavola calda, gestita a conduzione familiare dalla madre di Dawn, una compagna di liceo che simpatizza per lui. Notato da Pappy Jack, un losco individuo che recluta giovani pugili per gli incontri illegali di pugilato organizzati dallo spregiudicato Jimmy Horn, un ex lottatore, Tommy, deciso a saldare il consistente debito del padre, è costretto ad accettare di battersi sul ring. Cade così nelle reti di Horn, sperimentandone la smisurata avidità, la violenza, la sopraffazione e il cinismo. Costretto da questo a combattere contro l'amico Lincoln, Tommy riesce a mandare a vuoto la competizione e a liberarsi dal dispotismo del cinico Tommy affrontandolo sul ring in un disperato corpo a corpo dal quale esce vincitore.
Valutazione Pastorale
film dei buoni sentimenti e delle buone intenzioni, Merrington riesce ad allinearli proprio tutti: il sentimento filiale di Tommy, determinato a liberare il padre dai debiti contratti da giocatore scriteriato; la sua innata propensione a difendere chi si trovi a qualsiasi titolo nei guai; l'equilibrio superiore all'età col quale si sforza di sfuggire alle provocazioni dei violenti; la sua refrattarietà al razzismo; la superiorità morale con la quale considera il denaro e la vita agiata di chi lo possiede; il suo rispetto per Dawn; la lealtà spinta all'eroismo con la quale rifiuta di prevalere sull'amico e perfino di "finire" l'odiato sfruttatore. Il lavoro presenta tuttavia numerose scene di violenza: in cinque round quasi consecutivi, riesce ad accumulare un quantitativo considerevole, col sottile (ma neanche troppo) pretesto di opporsi appunto alla violenza, e di spendersi per la libertà e la dignità di tutti. Tecnicamente si avvale di tutti gli accorgimenti più collaudati della cinematografia statunitense, senza evitare di riuscire a volte ripetitivo e noioso.