I GUARDIANI DEL DESTINO

Valutazione
Consigliabile, problematico
Tematica
Danza, Fantascienza, Letteratura, Libertà, Metafore del nostro tempo, Potere
Genere
Fantascienza
Regia
George Nolfi
Durata
106'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Adjustment Bureau
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
George Nolfi basato sul racconto "Squadra riparazioni" di Philip K. Dick
Musiche
Thomas Newman
Montaggio
Jay Rabinowitz

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: basato sul racconto "Squadra riparazioni" di Philip K. Dick (1954) - Scenegg.: George Nolfi - Fotogr.(Panoramica/a colori): John Toll - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Jay Rabinowitz - Dur.: 106' - Produz.: Michael Haskett, George Nolfi, Bill Carraro, Chris Moore.

Interpreti e ruoli

Matt Damon (David Norris), Emily Blunt (Elise Sellas), Anthony Mackie . (Harry), John Slattery (Richardson), Michael Kelly (Charlie Traynor), Terence Stamp (Thompson), Anthony Ruivivar (McCrady), Gregory Lay (Albert), Lauren Hodges (Robin), Donnie Keshawarz . (Donaldson)

Soggetto

In corsa per la carica di senatore dello stato di New York e fortemente favorito, David Norris conosce la ballerina Elise e se ne innamora. Il loro incontro però non era previsto e rischia di confondere il percorso che i 'guardiani del destino' hanno segnato per David. Subito attivatisi, questi 'agenti' riescono a separare i due e a farli perdere di vista. Tre anni dopo però David e Elisa si incontrano di nuovo e l'amore torna ad esplodere. Stavolta gli interventi non danno gli stessi risultati. David è ben deciso a difendere la propria situazione, e la storia tra lui e Elisa supera tutti gli ostacoli.

Valutazione Pastorale

All'origine c'è un racconto di Philip K. Dick, acclamato autore di quel tipo di fantascienza che ha molti punti di contatto con la metafora. Tenere a mente la collocazione storica serve a dare maggiore incisività alla scrittura: il '54 vuol dire guerra fredda, il mondo diviso nei due blocchi in conflitto tra loro (Occidente-Stati Uniti/Est-Urss) e quindi una maggiore aderenza al tema centrale del libero arbitrio. E' solo un'illusione che io decida il mio destini, in realtà qualcun altro decide al mio posto. Argomento forte a breve distanza da una guerra mondiale, e col dualismo tra democrazia e dittatura in atto. Spostato nella New York contemporanea (ma le luci sono fredde e i colori quasi anomini, senza tempo, i 'guardiani' vestono con abiti anni '50), il copione ha un bell'inizio ma in seguito la regia perde il controllo della compattezza drammaturgica e scivola in un finale sentimentale poco lucido e meno rigoroso. Quanto ai 'guardiani', agli 'angeli' e alle entità che decidono dall'alto (al Presidente che nessuno vede), la sostanza metaforico-filosofica della pellicola resta abbastanza incompiuta, legata al prodotto di genere. Ne deriva un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, e problematico per gli spunti che comunque offre.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in altre occasioni come proposta nell'ambito del rapporto cinema/fantascienza/società.

Le altre valutazioni

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