I TRE MOSCHETTIERI – L’AVVENTURA CONTINUA

Valutazione
Incosistente, semplicistico
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Stephen Herek
Durata
105'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE THREE MUSKETEERS
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
David Loughery liberamente ispirato al romanzo di Alexandre Dumas
Musiche
Michael Kamen
Montaggio
John F. Link

Sogg.: liberamente ispirato al romanzo di Alexandre Dumas - Scenegg.: David Loughery - Fotogr.(scope/a colori): Dean Semler - Mus.: Michael Kamen - Montagg.: John F. Link - Dur.: 105' - Produz.: Joe Roth, Roger Birnbaum.

Interpreti e ruoli

Charlie Sheen (Aramis), Kiefer Sutherland (Athos), Chris O' Donnell (D'Artagnan), Oliver Platt (Porthos), Tim Curry (Cardinale Richelieu), Rebecca De Mornay (Milady De Winter), Gabrielle Anwar (Regina Anna), Michael Wincott, Paul Mc Gann, Julie Delpy, Hugh O' Conor

Soggetto

Giunto a Parigi per arruolarsi nel Corpo dei Moschettieri, il giovane D'Artagnan, nello sfuggire ai fratelli di una fanciulla da lui sedotta, conosce Costanza, una damigella della Regina, e provoca un triplice duello con i moschettieri Athos, Porthos e Aramis, che non accettano lo scioglimento del loro Corpo ad opera del Cardinale Richelieu. Insieme i quattro sgominano un drappello di Guardie del Cardinale, mandate ad arrestarli dal Conte di Rochefort, che in seguito imprigiona D'Artagnan, lo priva della spada di suo padre, anch'esso moschettiere, rivelandogli di averlo ucciso. Tentando la fuga dal carcere, D'Artagnan ascolta Richelieu fornire alla bella spia Milady De Winter i dettagli della sua segreta alleanza con Lord Buckingham per impadronirsi del regno, ma viene ripreso e condotto al patibolo, da cui lo salvano i tre Moschettieri. Raggiunta Calais costoro intercettano Milady, ex moglie di Athos, e costui, prima che lei si suicidi, dopo aver chiariro i lati oscuri della loro sfortunata storia, la convince a svelare il complotto per assassinare il Re. Rientrati a Parigi, dove Richelieu manovra per sedurre, invano, la regina Anna, i Moschettieri sventano l'attentato al Re preparato nel giorno del suo compleanno. E' D'Artagnan che scopre l'attentatore appostato con la pistola sul tetto, e mentre nel cortile tutti i Moschettieri, avvertiti dai tre compagni, ingaggiano un furioso duello con le Guardie della Regina, D'Artagnan duella sul tetto col sicario, e viene salvato da Porthos mentre sta per precipitare. Poi combatte con il Conte di Rochefort: l'aiuto di Costanza, che gli getta la spada paterna in extremis, gli consente di eliminare il Conte. Per i suoi indiscussi meriti D'Artagnan viene nominato dal Re suo Moschettiere.

Valutazione Pastorale

Al di sotto della grancassa roboante di attori famosi, scene di duello spettacolari, cavalcate e ritmo sovente accelerato, rimane veramente ben poco del romanzo originale cui il film dichiara di ispirarsi. Nè l'età nè le caratteristiche psicologiche dei personaggi ricordano le creature di Dumas, a cominciare da un Richelieu che sembra uscito da un libello riformista con tutti gli stereotipi del perfido dignitario ecclesiastico, corrotto, licenzioso e tessitore di inganni. Athos manca assolutamente di qualsiasi maliconica tristezza; Porthos è un ridicolo fantoccione, ben lontano dal gargantuelico, sanguinoso e salace combattente; Aramis poi potrebbe agevolmente essere il figlio del personaggio creato da Dumas. Il suicidio di Milady, i problemi di coppia tra i regnanti (anch'essi due ragazzini inberbi e impacciati), le avance del corrotto cardinale alla Regina sono, oltrechè frutto della fantasia degli sceneggiatori, la parte veramente debole del film, incapace di ricreare, sia pur in minima parte, l'atmosfera del romanzo oscillante sapientemente tra l'epico, il drammatico ed il sentimentale. Una farsa, insomma, tanto fracassona quanto inconsistente.

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