IL CANE E IL SUO GENERALE

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Animali, Anziani, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Francis Nielsen
Durata
72'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Le chien, le general et les oiseaux
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Tonino Guerra basato sui disegni di Sergej Barkhin
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Alice Boitard

Orig.: Francia (2003) - Sogg.: basato sui disegni di Sergej Barkhin - Scenegg.: Tonino Guerra - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Alice Boitard - Dur.: 72' - Produz.: Roissy Films, Teva, Prima Films, Gam Films.

Soggetto

Russia, 1836. Molti anni prima un giovane generale russo, per salvare il proprio Paese dall'invasione di Napoleone, ha sacrificato un gran numero di uccelli. L'operazione ha avuto successo, ed egli è diventato un eroe nazionale. Oggi, anziano e in pensione, vive solo, turbato dal ricordo di quegli uccelli in fiamme. Un giorno, per caso incontra per strada un cane abbandonato, lo adotta, lo porta a casa, lo chiama Napoleone in ricordo del vecchio nemico. Succede poi che tutti i cani della città abbandonano i loro padroni e si riuniscono sul fiume congelato in segno di protesta per ottenere la liberazione degli uccelli costretti nelle gabbie. Mentre gli abitanti osservano questa strana forma di protesta, lo strato di ghiaccio si sta rompendo e i cani rischiano di annegare. A questo punto il generale corre loro in aiuto. E, dopo averli salvati, ottiene anche l'apertura delle gabbie. Mentre gli uccelli si alzano in volo, il generale può finalmente sentirsi liberato dal ricordo di quel brutto gesto di guerra che aveva dovuto compiere tanto tempo prima.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un cartone animato che nasce dalla collaborazione tra il regista francese Francis Nielsen e lo sceneggiatore italiano Tonino Guerra. Entrambi hanno lavorato sui disegni del russo Sergei Barkhin, da lui realizzati per commentare un libro di Guerra. Alla base del copione ci sono aneddoti di storia russa che Guerra stesso ha raccolto come testimonianza e che si muovono tra realtà e favola. Il racconto é oltremodo scoperto e diretto nei suoi obiettivi: la Patria, la solitudine dell'anziano, l'affetto per un animale, la voglia di fare qualcosa per qualunque creatura sia costretta o imprigionata. Anelito alla libertà, equilibrio ambientale, Storia, rispetto per gli animali. C'è indubbiamente molto per interessare un pubblico di bambini e per farli riflettere su alcuni argomenti facili ma importanti. Il disegno è tutt'altro che disneyano: é corposo, pastellato, quasi schiacciato su oggetti e paesaggi. La storia per essere veramente coinvolgente manca di contrasto drammaturgico, un certo tono 'buonista' incombe nell'eccessivo didascalismo. Resta il tono prettamente infantile della fiaba, al quale bisogna lasciarsi andare senza pretendere altro. Ne esce una poesia più da cantilena che da scavato lirismo. Tuttavia le lodevoli intenzioni vanno rispettate, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile e senz'altro semplice. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in molte occasioni per un pubblico di bambini (al pomeriggio nei doppi programmi, e in circostanze ricreative e di svago).

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