IL CANTO DELLE SPOSE

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Donna, Famiglia, Matrimonio - coppia, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Karin Albou
Durata
100'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Le chant des mariées
Distribuzione
Archibald Film
Musiche
Francois Eudes
Montaggio
Camille Cotte

Orig.: Francia (2008) - Sogg. e scenegg.: Karin Albou - Fotogr.(Panoramica/a colori): Laurent Brunet - Mus.: Francois Eudes - Montagg.: Camille Cotte - Dur.: 100' - Produz.: Gloria Films, France 3 Cinema.

Interpreti e ruoli

Lizzie Brocheré (Myriam), Olympe Borval (Nour), Najib Oudghiri (Khaled), Simon Abkarian (Raoul), Karin Albou . (Tita)

Soggetto

Anno 1942, durante l'occupazione tedesca della Tunisia. Per Nour e Myriam, adolescenti e amiche fin dall'infanzia, una musulmana e l'altra ebrea, si avvicina il momento di confrontarsi con il matrimonio. Nour ama suo cugino Khaled che però non ha un lavoro e appare poco affidabile; Myriam viene destinata dalla madre vedova a sposare Simon, un medico molto più grande di lei che garantisce sicurezza. La ragazza si ribella ma poi si rassegna ad accettare. Di lì in poi gli eventi bellici precipitano e cambiano i destini delle persone. Gli ebrei di Tunisi vengono emarginati dai nazisti. Simon decide di partire e scompare. Nour interviene a salvare Myriam dalla deportazione. L'amicizia tra loro ora é più forte di prima.

Valutazione Pastorale

Spiega Karin Albou: "Ho scelto di ambientare questa storia durante la seconda guerra mondiale e in queste zone delle colonie e dei protettorati, perché si tratta di un momento storico poco noto, che non é limpido e si rivela pieno di ambiguità e asperità". La precisazione é del tutto pertinente. In effetti ben poco si sa di ciò che é successo in quelle zone dell'Africa mediterranea, del rapporto con gli invasori tedeschi e della convivenza tra ebrei e musulmani. Il copione apre dunque una finestra di molto interesse, collocando i tragici sviluppi della guerra a fianco del momento dello sviluppo di due adolescenti: la famiglia, i sentimenti, il matrimonio imposto, la voglia di libertà. Dentro le stanze del palazzo la regista colloca uno spartito intenso di emozioni, timori, paure, fremiti di vita interrotti. La regia é lenta e meditata, ma non compiaciuta. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che propone (guerra mondiale, adolescenza, convivenza tra religioni...). Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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