IL DEBITO

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Male, Politica-Società, Spy-story, Storia
Genere
Drammatico
Regia
John Madden
Durata
114'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Debt
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Matthew Vaughn, Jane Goldman, Peter Straughan basato sul film "Ha How" di Assaf Bernstein
Musiche
Thomas Newman
Montaggio
Alexander Berner

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: basato sul film "Ha How" di Assaf Bernstein (2007, Israele) - Scenegg.: Matthew Vaughn, Jane Goldman, Peter Straughan - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Davis - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Alexander Berner - Dur.: 114' - Produz.: Matthew Vaughn, Kris Thykier, Eduardo Rossoff, Eitan Evan, Mairi Bett.

Interpreti e ruoli

Helen Mirren (Rachel Singer), Ciaran Hinds (David Peretz), Tom Wilkinson (Stephen Gold), Jessica Chastain (Rachel giovane), Sam Worthington (David giovane), Martin Csokas (Stephen giovane), Jesper Christensen . (Dieter Vogel/dott. Bernhardt)

Soggetto

Anno 1997. Gli ex agenti del Mossad Rachel e Stephan ricevono la tragica notizia del suicidio dell'ex collega David. I tre sono acclamati come eroi in Israele per via di una missione segreta che li ha visti protagonisti nel 1965-66. Al termine di un lavoro delicato e snervante, riuscirono a rintracciare a Berlino Est il criminale di guerra Dieter Vogel, noto come il chirurgo di Birkenau, e a eliminarlo. Ma forse non è andata proprio così. I ricordi riafforano nella memoria e il rimorso per qualcosa che è stato tenuto nascosto si riaffaccia prepotente.

Valutazione Pastorale

Il punto di partenza è il film "Ha Hov" (Il debito) prodotto in Israele nel 2007. Si trattava di un copione dalle forti potenzialità drammatiche, perfetto -dice il produttore Rossof- per un remake inglese. L'altro produttore Thykier aggiunge che "con le informazioni presenti nella sceneggiatura e con i personaggi dalla psicologia così approfondita, avevamo quello che ho inteso come un ritorno ai thriller anni Settanta come "I tre giorni del Condor" e "Il maratoneta". La regia ha scansioni incalzanti e una tensione che non lascia respirare. Nel passare in modo palpitante tra passato e presente (solo all'inizio la scelta crea qualche scompenso), la pellicola resta concentrata sull'azione e si assesta con autorevolezza nella zona del 'thriller morale'. Di quella scelta che allora sembrava l'unica possibile, i tre subiscono ora le devastanti conseguenze, messi di fronte al dilemma tra verità e menzogna, e al debito da assolvere verso il proprio popolo. Le ferite della Storia non si rimarginano, e la coscienza non trova la tranquillità necessaria. Argomenti impegnativi, tra il male 'assoluto' e i piccoli mali quotidiani, ben svolti in un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e senz'altro problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come esempio di ottimo prodotto tra thriller e spy story. L'intensità dei toni e della suspence consiglia attenzione per minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd edi altri supporti tecnici.

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