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Orig.: Stati Uniti (1995) - Sogg.: Andrew Davis, Teresa Tucker-Davies, Frank Ray Perilli - Scenegg.: Andrew Davis, Lee Blessing, Jeanne Blake, Terry Kahn - Fotogr.(Normale/a colori): Frank Tidy - Mus.: William Olvis - Montagg.: Don Brochu, Tina Hirsch - Dur.: 111' - Produz.: Andrew Davis, Fred Caruso.
Interpreti e ruoli
Andy Garcia (Ruben Partida Martinez/Robert Martin), Alan Arkin (Lou Perilli), Rachel Ticotin (Laura Martinez), Joe Pantoliano (Eddie Agopian), David Ogden Stiers (Winton Myers), Ally Walker (Bonnie Martin), Richard Bradford (Nick Zingaro), Holland Taylor, Charles Rocket, Kevin Mc Carthy
Soggetto
Adottati da una ricca e anziana signora, Ruben e Robby, due gemelli di origine messicana, sono tanto uguali fisicamente quanto diversi per carattere: Ruben é semplice e ingenuo e cerca di aiutare gli altri immigrati; Robby è cinico e pensa solo agli affari. Quando muore, la signora lascia tutto in eredità a Ruben, avendo capito che é l'unica maniera per salvare le proprietà dalla speculazione. Per onestà Ruben vorrebbe fare a metà con Robby, che invece pretende tutto, perché vuole creare su quella terra un villaggio vacanze per ricchi. Così Robby comincia ad usare maniere forti e scherzi pesanti e senza scrupoli per mettere in difficoltà Ruben e costringerlo a cedere tutto. Vistosi perso, Ruben adotta uno stratagemma: fa rapire Robby, si spaccia per lui e smaschera tutta la cricca degli speculatori. In questo modo può restare definitivamente il padrone della terra, che coltiverà con l'aiuto degli immigrati divenuti suoi soci.
Valutazione Pastorale
La vicenda poggia sull'espediente narrativo dei gemelli dal carattere opposto che ne combinano di tutti i colori tra intralci ed equivoci. Certe volte si ottengono buoni risultati, certe altre, come in questo caso, gli esiti sono modesti. La commedia va avanti un po' stancamente, perdendo l'occasione di osservare con qualche ironico realismo quello che succede al confine tra Stati Uniti e Messico, e utilizzando male un attore come il cubano emigrato Andy Garcia, sicuramente indovinato per la parte. Tutti si agitano e si danno un gran da fare, ma con poco costrutto, finchè la storiella raggiunge il prevedibile finale. Dal punto di vista pastorale, siamo nell'ambito di un film di facile fruizione e insieme di ben poca sostanza, da valutare come futile, sottolinendone la prevalente superficialità. UTILIZZAZIONE: la modestia della realizzazione induce a consigliare di evitarne la programmazione, anche se, in caso di visioni successive, il film non presenta elementi negativi.