Orig. : Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg. : David Levien, Brian Koppelmann - Fotogr. (Scope / a colori) : Jean Yves Escoffier - Mus. : Christopher Young - Montagg. : Scott Chesnut - Dur. : 120' - Produz. : Ted Demme, Joel Stillermann.
Interpreti e ruoli
Matt Damon (Mike McDermott), Edward Norton (Verme), John Turturro (Joey Knish), Famke Janssen (Petra), Gretchen Mol (Jo), John Malkovich (Teddy KGB), Martin Landau (professor Petrovsky)
Soggetto
Mike McDermott frequenta la facoltà di legge, vive con la compagna di studi Jo ma, soprattutto, é un grande appassionato di poker. Affronta in una partita il terribile russo detto KGB, perde tutto e, per guadagnare il necessario, accetta di guidare un furgone. Nove mesi più tardi, dopo aver mostrato la propria abilità ad alcuni giudici riuniti al tavolo da gioco, Mike va al carcere ad accogliere l'amico Verme, che ha appena finito di scontare la pena. Verme vuole subito ricominciare a giocare, e coinvolge Mike, che aveva deciso di smettere. A casa Mike mente a Jo, che però lo rimprovera. Verme é sotto ricatto per i debiti lasciati in sospeso ed ha bisogno di vincere per pagare. Mike lo porta a casa e vede che Jo se ne é andata. Mike ormai è ricaduto in pieno nella spirale del gioco: accompagna Verme al casinò di Atlantic City, insieme tornano e vanno da Grama, lo strozzino che vuole 15mila dollari in cinque giorni. Mike allora riprende a giocare, sta per recuperare la somma, quando Verme bara, si fa scoprire e i due vengono pestati. Un giudice presta a Mike 10mila dollari, con questi egli torna da KGB, giocano l'uno contro l'altro. Mike vince, paga i debiti di Verme, restituisce i soldi al giudice e parte per Las Vegas, dove é in programma il campionato del mondo di poker.
Valutazione Pastorale
Temi centrali del film sono il gioco e i giocatori. Il gioco come passione che prende tutti e quindi divertimento, o come sfida alle proprie e alle altrui capacità, o come tarlo che corrode, e quindi senza più divertimento ma con rabbia e tensione nervosa. Il giocatore invece: quello occasionale, utilizzato per farsi 'spennare'; quello che si comporta come se ogni giorno andasse in ufficio, un lavoro come un altro; quello che vuole rubare, quello che vuole agire allo scoperto. Ecco quindi delineato il percorso del giovane Mike: costretto a lungo a muoversi negli ambienti chiusi, sotterranei, nascosti del gioco clandestino, dove regnano la malavita, gli strozzini e si rischia la pelle, Mike, saldati tutti i debiti, vuole finalmente dare sfogo alla propria passione e alla propria bravura alla luce del sole. Deve fare il giocatore professionista, con il pubblico, le televisioni, la pubblicità e tutto il resto, senza più nascondersi. Film interessante, uno spaccato realistico nella vita dei giocatori, nelle loro debolezze di uomini calati nella spirale di una situazione dai tanti aspetti contraddittori. Non c'é nella storia compiacimento per le seduzioni del gioco d'azzardo, il racconto é secco ed essenziale, giusta attenzione é data alla amicizia tra Mike e Verme, nonostante le frequenti difficoltà. Dal punto di vista pastorale, il film può essere valutato come discutibile per il modo problematico con cui accosta alcune situazioni certo non sempre esemplari.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Da recuperare in occasioni mirate, anche mettendolo a confronto con altri titoli (americani e non) sullo stesso argomento del "gioco".