Il Grande Giorno

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Chiesa Cattolica, Denaro, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Il comico, Lavoro, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società
Genere
Commedia - Dramma
Regia
Massimo Venier
Durata
100'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Il Grande Giorno
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Massimo Venier, Aldo, Giovanni e Giacomo
Fotografia
Vittorio Omodei Zorini
Musiche
Brunori Sas
Montaggio
Enrica Gatto
Produzione
Emanuela Rossi. Casa di produzione: Agidi Due, Medusa, Prime Video

Interpreti e ruoli

Aldo Baglio (Aldo), Giovanni Storti (Giovanni ), Giacomo Poretti (Giacomo), Antonella Attili (Lietta), Elena Lietti (Valentina), Lucia Mascino (Margherita), Margherita Mannino (Caterina), Giovanni Anzaldo (Elio), Pietro Ragusa (Il Maitre), Roberto Citran (Cardinale Pineider), Francesco Brandi (don Francesco), Dina Braschi (Annalisa), Davide Calgaro (Gabbo), Francesco Renga (se stesso)

Soggetto

Lago di Como, oggi. Un’intera isoletta con grande villa annessa è stata riservata per le nozze di Elio e Caterina, figli di due di soci in affari, titolari della fiorente ditta Segrate Arredi, nonché amici di vecchia data. Elio è il figlio della coppia formata da Giacomo e Lietta, mentre Caterina di Giovanni e Valentina. Al matrimonio sarà presente anche la madre della ragazza, Margherita, la prima moglie di Giovanni e per anni “latitante” in Norvegia per lavoro; arriverà al matrimonio con la sua ultima, misteriosa, conquista: Aldo. Dunque, due famiglie, con i loro ospiti, saranno chiamate a trascorrere insieme tre giorni fronteggiando una sequela di imprevisti…

Valutazione Pastorale

Il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo ha da poco festeggiato i 30 anni di carriera. Quest’anno insieme al regista-sceneggiatore Massimo Venier ricorrono i 25 anni di collaborazione sul grande schermo, dal loro primo film “Tre uomini e una gamba” (1997). Insieme ci hanno regalato molte risate, raccontando il Paese e al contempo parlandoci di loro stessi: tra i titoli in evidenza “Così è la vita” (1998), “Chiedimi se sono felice” (2000), “Tu la conosci Claudia?” (2004) e “Odio l’estate” (2020). Dal 22 dicembre tornano al cinema con un nuovo brillante progetto che ironizza sul nostro presente, sui legami familiari tra virtù e vizi. È “Il Grande Giorno”, scritto da Venier e dal trio insieme agli sceneggiatori Davide Lantieri e Michele Pellegrini, una commedia gustosa con punte di amarezza che fotografa desideri e manie di due famiglie impegnate nell’organizzazione del matrimonio dei propri figli. Prendendo le mosse da un evento preciso, le nozze della figlia di Giovanni, gli autori hanno colto l’opportunità di confrontarsi con il topos narrativo del matrimonio nella commedia cinematografica; tra i riferimenti che si colgono qua e là: “Il padre della sposa” (1950) di Vincente Minnelli e il remake (1992, 1995) di Charles Shyer, senza dimenticare “C’est la vie. Prendila come viene” (2017) dei francesi Olivier Nakache e Éric Toledano come pure “Love Is All You Need” (2012) della danese Susanne Bier. La storia. Lago di Como, oggi. Un’intera isoletta con grande villa annessa è stata riservata per le nozze di Elio (Giovanni Anzaldo) e Caterina (Margherita Mannino), figli di due di soci in affari, titolari della fiorente ditta Segrate Arredi, nonché amici di vecchia data. Elio è il figlio della coppia formata da Giacomo e Lietta (Giacomo Poretti e Antonella Attili), mentre Caterina di Giovanni e Valentina (Giovanni Storti ed Elena Lietti). Al matrimonio sarà presente anche la madre della ragazza, Margherita (Lucia Mascino), la prima moglie di Giovanni e per anni “latitante” in Norvegia per lavoro; arriverà al matrimonio con la sua ultima, misteriosa, conquista: Aldo (Aldo Baglio). Dunque, due famiglie, con i loro ospiti, saranno chiamate a trascorrere insieme tre giorni fronteggiando una sequela di imprevisti… “Il Grande Giorno” è una commedia che possiede di certo ritmo, dall’andamento frizzante grazie a una successione di snodi narrativi ben calibrati e a un cast che, trainato da Aldo, Giovanni e Giacomo, gira alla perfezione: bravissime in particolare Lucia Mascino, Elena Lietti e Antonella Attili. Il film segue passo passo lo svolgimento dei preparativi e degli eventi che precedono le nozze, dal venerdì alla domenica. Un’istantanea tragicomica su manie di grandezza delle famiglie borghesi che non vogliono badare a spese per il matrimonio dei propri figli – dalla scelta di un super maître che si definisce “il Riccardo Muti del catering” (Pietro Ragusa) alla celebrazione affidata a un noto cardinale, Pineider (Roberto Citran) – ma finiscono inevitabilmente preda di sviamenti e intoppi costosissimi. È il caso di dire, quando la forma si mangia la sostanza, e il valore del matrimonio finisce spiaggiato nelle secche di un evento patinato e asettico. Anche la Chiesa è nel mirino della burla comica, declinata attraverso presbiteri di palazzo e di periferia: strappano sì risate (bravi gli attori Roberto Citran e Francesco Brandi), ma a ben vedere la cifra risulta abbastanza stereotipata e monocolore. Nell’insieme la commedia “Il Grande Giorno” è una proposta interessante e godibile per i giorni di festa, un titolo italiano che “compete” agevolmente con la ricca offerta hollywoodiana. Un film di Natale ma non sul Natale, bensì un racconto di famiglie in cerca di rinnovata felicità e dialogo. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

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