IL NEMICO ALLE PORTE

Valutazione
Accettabile-riserve, crudezze**
Tematica
Guerra, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Jean Jacques Annaud
Durata
131'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti
Titolo Originale
Enemy at the gates
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
James Horner
Montaggio
Noelle Boixon, Humphrey Dixon

Orig.: Germania/Stati Uniti/Gran Bretagna/Irlanda (2000) - Sogg. e scenegg.: Jean Jacques Annaud, Alain Godard - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Fraisse - Mus.: James Horner - Montagg.: Noelle Boixon, Humphrey Dixon - Dur.: 131' - Produz.: Jean Jacques Annaud, John D.Scofield, Alain Godard.

Interpreti e ruoli

Jude Law (Vassili Zaitsev), Joseph Fiennes (Danilov), Ed Harris (maggiore Konig), Rachel Weisz (Tania Chernova), Bob Hoskins (Nikita Kruscev), Eva Matthes (madre di Sasha), Gabriel Marshall Thompson . (Sasha Filipov)

Soggetto

Autunno 1942, sul fronte bellico sovietico in vista di Stalingrado. Per contrastare l'offensiva tedesca, ai soldati russi viene comandato di gettarsi a capofitto verso il nemico, avendo a disposizione un fucile in due. Quando un soldato muore, l'altro deve raccogliere l'arma e proseguire. Non c'è scampo per eventuali disertori che vengono eliminati dalla stessa retrovia sovietica. In questo panorama di massacro, il giovane Vassili si mette in evidenza per doti di particolare precisione nel tiro. Il funzionario Danilov se ne accorge, lo segnala a Krusciov, e in poco tempo Vassili diventa famoso come eroe e simbolo della battaglia sovietica contro l'invasore. Dalla Germania arriva al fronte il maggiore Konig, a sua volta esperto tiratore, con il compito di stanare questo inatteso cecchino. Mentre Vassili si innamora, ricambiato, di Tania, soldatessa trasferita nelle retrovie, il piccolo fratello di lei, Sasha, mette in atto una specie di doppio gioco tra le linee nemiche, dando a Konig false informazioni sulla posizione di Vassili. I due si inseguono a lungo, mentre la battaglia vive un momento tragico: i tedeschi sfondano le linee, i sovietici si ritirano, Tania é ferita nello scoppio di una bomba e Sasha viene eliminato da Konig che aveva scoperto l'inganno. Arriva infine la resa dei conti. Grazie all'intervento di Danilov, che vuole riscattare la propria mediocre esistenza, Konig esce allo scoperto e in quell'attimo Vassili lo colpisce a morte. Più tardi, dopo il ritiro dei tedeschi, Vassili ritrova Tania e resta con lei in una situazione di pace.

Valutazione Pastorale

Il film di guerra, genere molto frequentato dal cinema, deve sempre fare delle scelte. Ancora di più le deve fare un film sulla seconda guerra mondiale, perchè è storicamente l'avvenimento più vicino a noi e tocca situazioni e personaggi dai contorni ancora controversi. Momento tra i più tragici e cruenti di quel conflitto, la battaglia di Stalingrado é qui affrontata secondo due direzioni: quella epica, e quella intimista. All'inizio c'é spazio per le scene con grandi masse, per le battaglie concepite come massacro, per una visione dilatata nella quale l'orrore è affidato alla caduta a ripetizione di soldati indifesi e uccisi. Denuncia precisa questa di una strategia della crudeltà messa in atto dagli alti ufficiali sovietici, e dello stalinismo come regime spietato e sanguinario. Più avanti, il copione si concentra su uno scontro a due. E qui dovrebbe venir fuori la psicologia del cecchino, un soldato a parte si potrebbe dire, che combatte una guerra quasi silenziosa e fuori dalla rissa. Qui non tutto procede per il meglio. I caratteri dei due avversari sono appena abbozzati, e la tensione del duello risulta un po' annacquata da un certo sentimentalismo offerto dalla storia d'amore tra Vassili e Tania. Anche se affiora l'idea che in quello scenario di morte l'amore possa risultare l'unica via d'uscita e promuovere il recupero di valori più umani. Il finale consolatorio fa calare ulteriormente la tensione, e in definitiva Annaud mette in mostra i soliti limiti di regista magniloquente e pretenzioso ma non in grado di controllare la materia. Film per certi versi efficace ma nell'insieme di mestiere, da valutare, dal punto di vista pastorale, come accettabile, con riserve per qualche passaggio meno equilibrato, e inevitabilmente caratterizzato da molte crudezze. UTILIZZAZIONE: realizzato come un kolossal, e quindi valido come spettacolo, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Da utilizzare anche in caso di proposte di titoli sulla Seconda guerra mondiale. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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