IL PASSATO

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Letteratura, Matrimonio - coppia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Hector Babenco
Durata
114'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Argentina, Brasile
Titolo Originale
El pasado
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Marta Goes, Hector Babenco tratto dal romanzo omonimo di Alan Pauls
Musiche
Ivan Wyszogrod
Montaggio
Gustavo Giani

Orig.: Argentina/Brasile (2007) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Alan Pauls - Scenegg.: Marta Goes, Hector Babenco - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ricardo Della Rosa - Mus.: Ivan Wyszogrod - Montagg.: Gustavo Giani - Dur.: 114' - Produz.: Oscar Kramer, Hugo Sigman, Hector Babenco - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Gael Garcia Bernal (Rimini), Analia Couceyro (Sofia), Ana Celentano (Carmen), Moro Anghileri (Vera), Mimi Ardù (Nancy), Claudio Tolcachir (Victor), Marcelo Chaparro (Javier), Marta Lubos (Frida), Tamara Kiper (Lidia), Miriam Odorico (Alicia), Julieta Vallina (Isabel), Armenia Martinez (Mercedes), Paulo Autran . (prof. Pousierre)

Soggetto

Il matrimonio tra Rimini, giovane traduttore, e Sofia sta per giungere al termine dopo 12 anni. I due si separano senza autentici motivi. Tempo dopo Rimini si sposa con Carmen, una collega di lavoro, e nasce il figlio Lucio. In un momento di follia Sofia rapisce il piccolo e induce Rimini ad un rapporto occasionale in un albergo. Così Rimini perde la moglie e anche il figlio, al quale gli viene impedito di avvicinarsi. Diventato oggetto dei desideri sessuali di Nancy, Rimini le fa una scenata, le distrugge l'auto e viene messo in prigione. Sofia paga la cauzione, lo accoglie nell'Istituto femminile Adele H, dove lui conosce una nuova ragazza e capisce di essere guarito.

Valutazione Pastorale

Alla base c'é il romanzo "Il passato" scritto dall'autore argentino Alan Pauls: 570 pagine certamente sintetizzate dal regista per la nostra soddisfazione. Sul press book Babenco dichiara: "Rimini è un personaggio tragico, nella grande tradizione degli eroi maschili di Dostoevskij o Camus (...)". Non si sa se mettersi a ridere o a piangere. Il copione, per quello che si vede, è un incontrollato guazzabuglio di insulsaggini e di stupidaggini senza fine. Rimini è personaggio di insopportabile pochezza, di inutile vitalità, di demenziale vacuità. Il racconto gira intorno a teoremi sentimentali e esistenziali, mescolando superficialità, inettitudine, incapacità di rendersi interessanti. Restano solo i pretesti per dipanare relazioni di vario tipo con dialoghi snobistico oltre misura. Fallimento su tutta la linea. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e del tutto negativo. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione orinaria sia in altre circostanze. C'è il divieto ai minori di 14 anni, ma ugualmente molta attenzione é da tenere per piccoli e minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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