Orig.: Italia (2018) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Steafno Sardo - Fotogr.(Scope/a col.): Italo Petriccione - Mus.: Federico De Robertis - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 96' - Produz.: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Ludovico Girardello (Michele), Ksenia Rappaport (Yelena), Galatea Bellugi (Natasha), Ivan Franek (Andreij), Valeria Golino (Giovanna), Dario Cantarelli (Morfeo), Emilio De Marchi (Dottor K), Katia Mironova (Cinetica), Mikolai Chroboczek (Roccia), Matej Martinak ; Kristof Konrad (Libellula), Noa Zatta (Igor Zavarov), Assil Kandil (Stella), Filippo Valese (Candela), Enea Barozzi (Martino), Riccardo Gasperini . (Brando), Riccardo Gasparini (Ivan)
Soggetto
Per il giovane Michele tornare alla vita 'normale' dopo aver scoperto di essere "speciale" non è affatto semplice. Gli adulti non lo aiutano. In più arrivano una ragazza misteriosa di nome Natasha, e una donna di nome Yelena afferma di essere la sua madre naturale...
Valutazione Pastorale
Avendo ricevuto dal primo episodio (2014) esiti commerciali incoraggianti, Gabriele Salvatores ha ritenuto giusto offrire l'occasione di una seconda avventura a Michele detto Micky, giovane aspirante supereroe. E come per il primo incontro, anche questo secondo capitolo della saga è caratterizzato dallo sviluppo crossmediale dell'universo narrativo: insieme al film escono infatti un libro e una graphic novel. A questo proposito è interessante notare che il racconto sui disegni non procede sullo stesso binario della vicenda cinematografica ma affronta gli eventi da punti di vista differenti, introduce dinamiche inedite e presenta nuovi personaggi. Appare quindi chiaro che l'operazione assume un taglio prevalentemente didattico, all'interno del quale il cammino di formazione del giovane eroe lo fa scontrare con i suoi imprevisti poteri e insieme con le pulsioni, incertezze e difficoltà dell'adolescenza. Emergono problematiche attuali e di non facile soluzione, una sorella imprevista, Natasha, e soprattutto una mamma che torna in campo, Yelena, dopo aver lasciato il posto alla mamma di fatto/poliziotta. Michele attraversa numerose peripezie, attraversa territori ignoti, si scontra con avventure impreviste, usa a favore e contro effetti speciali mirabolanti. In un universo filmico che costeggia il fantasy, Salvatores si muove con bella disinvoltura pur restando al di quà del grande salto visionario. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto a qualche riflessione generazionale.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come prodotto interessante per un pubblico giovanile.