IL RIFUGIO

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Aborto, Donna, Droga, Famiglia - genitori figli, Omosessualità
Genere
Drammatico
Regia
Francois Ozon
Durata
90'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
Le refuge
Distribuzione
Teodora Film
Musiche
Louis Ronan Choisy
Montaggio
Muriel Breton

Orig.: Francia/Italia - Sogg. e scenegg.: Francois Ozon, Mathieu Hippeau - Fotogr.(Scope/a colori): Mathias Raaflaub - Mus.: Louis Ronan Choisy - Montagg.: Muriel Breton - Dur.: 90' - Produz.: Chris Bolzli, Claudie Ossard, Vieri Razzini.

Interpreti e ruoli

Isabelle Carre (Mousse), Louis Roman Choisy (Paul), Pierre Louis Calixte (Serge), Melvin Poupard (Louis), Claire Vernet (la madre di Louis), Jean Pierre Andréani (il padre), Jerome Kircher (il medico), Nicolas Moreau (il seduttore), Marie Riviere (la donna sulla spiaggia), Emile Berling (lo spacciatore), Maurice Antoni (il sacerdote)

Soggetto

A Parigi, nel lussuoso appartamento di famiglia, una mattina la mamma trova il figlio Louis stroncato da un'overdose. Accanto a lui la sua compagna Mousse che, come lui drogata, riesce tuttavia a salvarsi e, durante la degenza, apprende di essere incinta. La decisione di tenere il bambino si accompagna a quella di trasferirsi in una grande casa in riva al mare per restare sola con il nascituro. Poco dopo però arriva Paul, il fratello di Louis, che si ferma per un breve periodo. Paul é omosessuale e avvia una relazione con uno del luogo. Mousse torna a Parigi per far nascere il bambino. Paul è con lei e guarda teneramente il neonato. Mousse allora capisce di non essere ancora matura per fare la mamma. Si allontana e scrive una lettera a Paul invitandolo ad aver cura del piccolo. Almeno per i primi tempi.

Valutazione Pastorale

Droga, famiglia, aborto si aborto no, matrimonio, rapporto genitorì-figli, omosessualità, le responsabilità e la fuga dalle stesse, la paura, la maternità: quanti temi in una storia sola! Ozon, da vero alchimista del cinema, un po' si diverte un po' si prende sul serio. Sa di autentico, e vero, il pianto di Mousse quando pensa alle incognite del futuro; sono ben dette le sfumature dei rapporti familiari. Qualche snobismo affiora nell'omosessualità a tutti i costi di Paul e in una certa insistenza nell'esibire il pancione di lei (ma Isabelle Carré era veramente incinta mentre girava). Storia piccola ma ad alto concentrato di intensità. Forse troppo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso e senz'altro problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate, per affrontare i molti argomenti che propone. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD e altri supporti tecnici.

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