Il ritratto del duca

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Anziani, Arte, Cronaca, Emarginazione, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Lavoro, Mass-media, Matrimonio - coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Povertà, Solidarietà
Genere
Commedia
Regia
Roger Michell
Durata
96'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Regno Unito
Titolo Originale
The Duke
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Richard Bean, Clive Coleman
Fotografia
Mike Eley
Musiche
George Fenton
Montaggio
Kristina Hetherington
Produzione
Nicky Bentham, Jenny Borgars, Hugo Heppell, Cameron McCracken, Peter Scarf, Andrea Scarso. Casa di produzione: Neon Films, Pathe UK, Ingenious Media, Screen Yorkshire, Great Bison Productions

Il film è stato presentato fuori concorso alla 77a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2020)

Interpreti e ruoli

Jim Broadbent (Kempton Bunton), Helen Mirren (Dorothy Bunton), Fionn Whitehead (Jackie Bunton), Matthew Goode (Jeremy Hutchinson QC), Anna Maxwell Martin (Mrs Gowling), Charles Edwards (Joseph Simpson)

Soggetto

Londra anni ’60, il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya viene sottratto dalla National Gallery. Responsabile è il tassista Kempton Bunton, impegnato in una battaglia sociale a favore degli anziani e dei veterani di guerra... Un furto per protesta!

Valutazione Pastorale

La nuova commedia del britannico Roger Michell (tra i suoi film più noti “Notting Hill”, 1999), “Il ritratto del duca” (“The Duke”) è stata presentata fuori concorso alla 77a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2020) raccogliendo il pieno di consensi. Nelle sale italiane, complice la pandemia, arriva solamente nel marzo 2022. Prendendo le mosse da un fatto di cronaca nella Londra di inizio anni ’60, il furto del ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya dalla National Gallery, l’opera racconta della battaglia sociale del tassista Kempton Bunton a favore degli anziani e dei veterani di guerra, affinché venga concesso loro di non pagare la tassa televisiva. Jim Broadbent ed Helen Mirren sono (come sempre) superlativi. Elemento trainante di questa riuscita commedia inglese è senza dubbio la loro interpretazione dei coniugi Bunton, capaci coniugare toni esilaranti, ironici, come pure raccordi drammatici. Come ha sottolineato lo stesso regista: "The Duke, nella grande tradizione delle Ealing Comedies, mostra un uomo semplice che parla apertamente ai potenti. Per quanto si tratti di una storia seria, non va presa troppo sul serio". Ancora, soffermandosi sulla figura di Kempton Bunton il regista sottolinea: "Incarna il senso di connessione, il fatto che ciascuno di noi è responsabile per gli altri, concetto che nel clima attuale appare particolarmente appropriato". Nell'insieme, Roger Michell sa fare bene, e molto, il suo lavoro, mettendo in campo una regia presente e convincente, calibrando tempi comici con puntualizzazioni storiche e uno sguardo realistico senza tempo. Il film, infatti, al di là di essere una commedia godibile offre un chiaro spaccato sociale, un invito alla coesione e solidarietà reciproca: il bisogno di essere prossimi, comunità, non isole. Dal punto di vista pastorale “Il ritratto del duca” è senza dubbio consigliabile, brillante e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito.

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