IL VIAGGIO DI FELICIA

Valutazione
Ambiguità, Discutibile, dibattiti***
Tematica
Aborto, Famiglia - genitori figli, Malattia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Atom Egoyan
Durata
115'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Canada, Gran Bretagna
Titolo Originale
Felicia's journey
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Atom Egoyan tratto dal romanzo omonimo di William Trevor
Musiche
Mychael Danna
Montaggio
Susan Shipton

Orig.: Gran Bretagna/Canada (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di William Trevor - Scenegg.: Atom Egoyan - Fotogr.(Panoramica/a colori): Paul Sarossy - Mus.: Mychael Danna - Montagg.: Susan Shipton - Dur.: 115' - Produz.: Bruce Davey.

Interpreti e ruoli

Bob Hoskins (Hilditch), Arsinèe Khanjian (Gala), Elaine Cassidy (Felicia), Sheila Reid (Iris), Nizwar Karanj (Sidney), Peter McDonald (Johnny), Gerad McSorley (padre di Felicia), Gavin Kelty (Shay Mulroone), Brid Brennan (mrs.Lysaght), Claire Benedict . (miss Calligary)

Soggetto

Scesa dal traghetto proveniente dall'Irlanda, Felicia, diciassette anni, sta cercando Johnny, il ragazzo di cui é innamorata emigrato, a suo dire, in Inghilterra per fare l'operaio in una fabbrica di falciatrici da giardino. Felicia non ha l'indirizzo e non conosce il nome della fabbrica. Alla fine della giornata, Hilditch, corpulento scapolo di mezza età, esce dalla piccola azienda dove è responsabile della mensa, incontra Felicia, le dà qualche suggerimento. Il giorno dopo la vede di nuovo e le offre un passaggio in una cittadina vicina dove potrebbe esserci una fabbrica di falciatrici. Aggiunge che lui doveva comunque andare lì, per fare visita alla moglie ricoverata nell'ospedale locale. Mentre alcuni flashback raccontano sia il rapporto tra Felicia e Johnny, duramente ostacolato dal padre di lei soprattutto dopo l'annuncio che era incinta, sia l'infanzia di Hilditch, Felicia, dopo la nuova inutile ricerca, accetta di andare a casa dell'uomo ma poi, intimorita, si allontana in fretta. Rimasto solo, Hilditch si mette a guardare una videocassetta della sua nutrita collezione: ci sono tutte le ragazze sole che lui ha abbordato e filmato. Il giorno dopo Felicia, trovatasi senza soldi(rubati dall'uomo), é costretta a tornare da Hilditch. Questi le dice che la moglie nel frattempo è morta, Felicia crede al suo dolore, si fida di lui e si lascia convincere ad abortire, essendo ormai svanita la speranza di ritrovare Johnny. Dopo l'operazione, l'uomo la imbottisce di sonnifero, le rivela di essere un serial-killer, va in giardino a scavare una fossa. Qui una missionaria giamaicana lo mette di fronte alla necessità di convertirsi alla 'verità'. Hilditch ha un imprevisto crollo psicologico. Rientra in casa, libera Felicia e poi si impicca. Felicia resta solo con il ricordo di un'esperienza che le lascia un ricordo indelebile.

Valutazione Pastorale

Di Atom Egoyan, nato a Il Cairo ma cresciuto nel Canada francofono, si era apprezzato nel 1997 "Il dolce domani" (vedi scheda), dove il tema del dolore e dei difficili equilibri interiori era affrontato sullo sfondo dei freddi e innevati paesaggi del Nord Americani. Qui cambia lo scenario ma non mutano le motivazioni di fondo. Hilditch é il prototipo dell'uomo solo, sul quale l'incapacità di comunicare ha sedimentato scorie di rabbia e di diffidenza che hanno tramutato il bisogno di affetto nella necessità di lasciare un 'segno' di se stesso. Il bene scivola nel male assoluto. Bellissima analisi non solo psicologica ma d'anima: é l'incontro tra due solitudini che cercano una strada. Vicenda molto amara e con non secondarie implicazioni spirituali, il film sublima l'amore per la vita, indica l'aborto come veicolo di morte messo in atto da un assassino, dà spazio alle frustrazioni che annebbiano le idee. C'è, nei due protagonisti, il tentativo di ricreare l'amore e di cercare una pace interiore. E poi c'è il suicidio, da sottolineare anche questo come momento teologico: il suicidio é la negazione di Dio misericordioso, ma la disperazione, l'amore egoistico e possessivo sono la bestemmia più grave. Più psicologico che di fede, il film é, come si vede, denso di motivi forti: dal punto di vista pastorale, lo si valuta come discutibile per l'alternanza di motivi più o meno validi che si traducono in una certa ambiguità, affidando poi al dibattito il compito di svilupparne le molteplici implicazioni. UTILIZZAZIONE: sia in programamzione ordinaria che in altre occasioni, il film si indirizza ad un pubblico maturo in grado di accogliere e discutere le suggestioni offerte dalla drammatica vicenda.

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