Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Russell Gewirtz - Fotogr.(Scope/a colori): Matthew Libatique - Mus.: Terence Blanchard - Montagg.: Barry Alexander Brown - Dur.: 120' - Produz.: Brian Grazer.
Interpreti e ruoli
Denzel Washington (Keith Frazier), Clive Owen (Dalton Russell), Jodie Foster (Madeline White), Chistopher Plummer (Arthur Case), Willem Dafoe (John Darius), Chiwetel Ejiofor (Bill Mitchell)
Soggetto
Un piccolo gruppo di rapinatori guidato da Dalton entra in un importante istituto bancario di Manhattan. In breve tempo i malviventi sequestrano i clienti e li minacciano. Al detective Keith, che deve riscattarsi da un recente scandalo per corruzione, viene affidato il compito di mediatore. Nelle trattavive si inserisce Madeline, una donna alla quale il Presidente della banca chiede di intervenire per evitare che si scopra il contenuto compromettente di una cassetta di sicurezza. Le trattative diventano sempre più complicate, fino a quando il detective riesce ad avere la meglio, e anche il Presidente viene smascherato.
Valutazione Pastorale
Spike Lee, il più importante afroamericano attivo nel cinema statunitense, lavora da anni a storie arrabbiate e ribelli, piene di voglia di riscatto contro il predominio sociale dei 'bianchi'. Questo titolo potrebbe sembrare differente, ma forse non lo é. Qui il regista, usando la sceneggiatura di un giovane esordiente, si cala in un cinema di genere che rimanda direttamente ai film di rapine e corruzione della polizia degli anni '70. Tutto, o quasi, si svolge tra la banca e le poche strade che circondano l'edificio. Uno scenario ridotto che però Spike Lee allarga a dismisura, a mano a mano che il confronto tra i personaggi diventa scontro serrato di caratteri differenti, lungo il quale corrono ambizioni, paura, voglia di riscatto o di fuga. Ne esce una sottile, stringata, implacabile resa dei conti sulle colpe del passato, sul nefasto influsso del denaro, sul potere costituito venduto agli affari. Un film d'azione, ma ben riuscito proprio perché dentro l'azione si dipanano venature psicologico-esistenziali di forte impatto. Dal pun to di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme problematico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura per i più piccoli é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.